Lunedì Jim Cramer ha affermato che il mercato azionario è suddiviso tra ‘houses of pleasure’ (letteralmente case del piacere) e ‘pain’ (del dolore); la prima è composta da titoli tradizionali e l’altra è costituita dai titoli preferiti dagli investitori più giovani, come riporta la CNBC.
Cosa è successo: il conduttore di ‘Mad Money’ ha spiegato che “la casa del piacere ha muri fatti di titoli tradizionali che reggono quando messi sotto esame, mentre quella del dolore sta cadendo a pezzi”.
L’ex gestore di hedge fund ha affermato che i titoli nella casa del dolore, gli stessi che hanno attirato gli investitori sui mercati l’anno scorso, ora li stanno lasciando in una brutta posizione, secondo la CNBC.
Il conduttore televisivo ha affermato che il secondo mercato, quello che rappresenta la casa del dolore, è dominato dalla “coorte più giovane che è stata attratta dal trading senza commissioni, da un’app facile da usare come Robinhood e da alcuni titoli molto interessanti” che hanno fatto fare fortune a molti lo scorso anno.
“I giocatori della vecchia scuola possiedono titoli di cui [i nuovi arrivati] non hanno mai sentito parlare” come Emmerson Electric Co (NYSE:EMR).
“Non riconoscerebbero un Honeywell nemmeno se li colpisse in testa”, ha detto Cramer, aggiungendo: “Preferirebbero farsi sgozzare piuttosto che possedere JPMorgan o Wells Fargo”.
Perché è importante: i titoli che l’anno scorso sono stati spinti al rialzo, quest’anno non sono riusciti a tenere il passo, con Tesla Inc (NASDAQ:TSLA), in rialzo solo dell’1,3% nel 2021, e Zoom Video Communications Inc (NASDAQ:ZM), in calo del 3,9%.
D’altra parte, quest’anno Emmerson è cresciuta del 14,2% e Honeywell International Inc (NYSE:HON) è salita dell’8,6%.
JPMorgan Chase & Co (NYSE:JPM) e Wells Fargo & Co (NYSE:WFC) hanno registrato aumenti, rispettivamente, del 20,1% e del 45,4%.
Nella “casa del dolore” di Cramer sono incluse anche società di acquisizione per scopi speciali come QuantumScape Corp (NYSE:QS), Nikola Corporation (NASDAQ:NKLA) e Lordstown Motors Corp (NASDAQ:RIDE).
Dall’inizio del 2021 le azioni di queste società sono diminuite tra il 62,6% e il 32,6%.