L’SPDR S&P 500 (NYSE:SPY) si è tuffato di testa a partire dalle 10 di venerdì mattina EST, quando il presidente della Federal Reserve Jerome Powell ha iniziato a parlare all’annuale simposio di Jackson Hole nel Wyoming.
La reazione ribassista del mercato azionario è stata dovuta sia al tono di Powell sia ai suoi commenti, che pur essendo molto diretti, non hanno fornito dettagli su quanto in alto la Fed aumenterà nuovamente i tassi a settembre.
«La nostra decisione alla riunione di settembre dipenderà dalla totalità dei dati in arrivo e dall’evoluzione delle prospettive», ha detto Powell.
Il mercato è lungimirante e il 10 agosto, quando il Dipartimento del Lavoro aveva pubblicato i dati sull’inflazione per luglio mostrando un aumento dell’8,5% su base annua dell’indice dei prezzi al consumo, il mercato è salito, scontando la convinzione che l’inflazione avesse raggiunto il picco. Il rallentamento dell’inflazione aveva portato molti a credere che la Fed avrebbe iniziato ad allentare la sua politica.
I commenti di Powell indicano invece un’intenzione contraria
«Sebbene gli ultimi dati economici siano stati contrastanti, a mio avviso la nostra economia continua a mostrare un forte slancio», ha detto Powell, lasciando aperta la possibilità che la Fed possa aumentare i tassi di un altro 0,75% a settembre.
Parlando degli aumenti consecutivi dello 0,75% di giugno e luglio, Powell ha affermato che «un altro aumento insolitamente elevato potrebbe essere deciso nel nostro prossimo incontro».
Un piccolo barlume di speranza è stato offerto quando Powell ha detto: «ad un certo punto, man mano che la politica monetaria si stringerà, probabilmente sarà opportuno rallentare il ritmo degli aumenti». Il commento non ha lasciato alcuna certezza su quando potrebbe arrivare l’allentamento dei rialzi dei tassi.
Il mercato potrebbe aver bisogno di un po’ di tempo per digerire il discorso di Powell ed è probabile che scambi in modo instabile nei prossimi giorni o settimane. Il 13 settembre, quando i dati dell’IPC per il mese di agosto verranno pubblicati alle 8:30, potrebbe arrivare un po’ di sollievo. Si tratta di una settimana prima che la Fed si riunisca per prendere la decisione sul prossimo rialzo dei tassi.
La tabella SPY
Il forte calo del 2,5% di venerdì ha portato lo SPY a stampare una candela ribassista che inghiotte il grafico giornaliero. La candela indica prezzi più bassi, e forse anche un gap verso il basso per lunedì.
- Alla fine, è probabile che arrivi un rimbalzo al rialzo perché quando un titolo o un ETF si muove in una direzione troppo rapidamente, è probabile che si verifichi un consolidamento laterale. Il secondo scenario più probabile per abbassare i prezzi lunedì è che lo SPY formi una barra interna, che tenderà al ribasso perché l’ETF scambiava al ribasso prima di formare il modello.
- Il massimo della giornata di giovedì, combinato con il forte calo di venerdì, ha confermato che lo SPY presenta una tendenza al ribasso. Il massimo inferiore più recente si è formato giovedì e venerdì a 419 dollari e il minimo inferiore più recente è stato stampato a 411,39 dollari mercoledì.
- I trader rialzisti potrebbero voler aspettare fino a quando non stamperà un segno di inversione al rialzo, come una candela doji rialzista o un martello. I trader ribassisti potrebbero dover moderare la loro avidità, se il rimbalzo al rialzo non sarà immediato.
- La SPY ha una resistenza superiore a $14,70 e 420,76 dollari e supporto inferiore a 408, 404 e 400 dollari, a una soglie psicologica importante.
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