Sui social media, gli appassionati di tecnologia hanno sollevato dubbi sulla precisione di alcune recensioni di prodotti Apple Inc. (NASDAQ:AAPL), spingendo ad un’analisi più approfondita per capire se queste discrepanze siano una tattica di marketing adottata dall’azienda.
Cosa ne pensa Mark Gurman
Lunedì, il popolare analista di tecnologia Mark Gurman ha fatto luce sulla questione, notando un aumento di imprecisioni nelle recensioni dei prodotti Apple.
Gurman ha detto: “Sembra che il numero di imprecisioni (che sono irrilevanti finché la copertura è positiva) nelle recensioni dei prodotti Apple aumenti annualmente”.
Un esempio evidenziato da Gurman è stata la recensione degli AirPod con connessione USB-C.
La recensione ha elogiato caratteristiche come la durata della batteria aumentata e l’inclusione di ulteriori cuffie per le orecchie nonostante non siano corrispondenti al vero. Gurman ha inoltre suggerito che le recensioni positive ma inaccurate potrebbero essere state create per influenzare le percezioni dei consumatori e aumentare le vendite.
Nella sezione dei commenti, i netizen hanno espresso scetticismo. Alcuni utenti hanno commentato che queste tattiche sono classiche strategie di marketing, incoraggiando i consumatori ad acquistare prodotti che potrebbero già possedere o trovare superflui.
Perché è importante
La scorsa settimana, Apple ha lanciato una porta USB-C per gli AirPod insieme alla sua ultima serie di smartphone, la serie iPhone 15. Tuttavia, la custodia di ricarica USB-C per gli AirPod Pro 2 non è disponibile come acquisto separato.
In altre parole, i proprietari esistenti degli AirPod Pro 2 non potranno cambiare la loro custodia di ricarica per la versione USB-C. Dovranno pagare 249 dollari per ottenere un nuovo paio completamente nuovo.
Gli ultimi AirPod Pro hanno una custodia di ricarica USB-C e possono accedere all’audio senza perdita di qualità a 20 bit e 48 kHz con latenza ultra bassa quando abbinati al Vision Pro. Ma questa funzione non si estenderà agli attuali AirPod Pro di seconda generazione nonostante condividano lo stesso chip H2.
Immagine cortesia di Apple Inc