Giovedì scorso, il presidente uscente degli Stati Uniti Donald Trump ha minacciato di porre nuovamente il veto al disegno di legge del National Defense Authorization Act (NDAA), nonostante i Repubblicani e i Democratici delle commissioni di Camera e Senato relative alle Forze Armate abbiano raggiunto un accordo bipartisan; in un tweet, Trump ha avvertito che l’assenza della clausola per porre fine alla Sezione 230 della NDAA nuoce alla sicurezza nazionale e all’integrità delle elezioni.
Purtroppo per la nostra nazione, sembra che il senatore @JimInhofe non inserirà la clausola di risoluzione della Sezione 230 nel disegno di legge sulla Difesa. Molto negativo per la nostra sicurezza nazionale e per l’integrità elettorale. È l’ultima possibilità per farlo, o metterò il VETO!
– Donald J. Trump (@realDonaldTrump) 4 dicembre 2020
Il disegno di legge sulla Difesa: nel tweet, Trump ha fatto riferimento a Jim Inhofe, deputato Repubblicano dell’Oklahoma e presidente della commissione per le Forze Armate al Senato; Inhofe ha dichiarato a Bloomberg di essere impegnato a modificare la Sezione 230, ma che “non rientra nell’NDAA” poiché non riguarda l’esercito.
“La mia missione è quella di assicurarmi di ottenere un disegno di legge di autorizzazione alla Difesa che sia buono. E ne abbiamo uno che è buono, pronto a partire”, ha detto Inhofe.
Secondo Bloomberg, la legge dovrebbe essere approvata nonostante le minacce di veto; il disegno di legge rafforza le autorizzazioni al finanziamento di sottomarini e aerei da combattimento, e cerca di frenare il razzismo e la discriminazione presenti nell’esercito.
Il Defense Authorization Act è stato approvato ogni anno negli ultimi 59 anni; il disegno di legge era rimasto bloccato al Congresso per via di un battibecco legato alle basi militari che portano il nome di ufficiali Confederati.
L’importanza della Sezione 230: si tratta di una clausola del Communications Decency Act che protegge le aziende tech dalla responsabilità per la gran parte dei contenuti pubblicati dai propri utenti.
Trump vuole che vengano prese misure contro la sezione 230 del disegno di legge sulla Difesa, definita dal presidente una “minaccia alla sicurezza nazionale”; Trump ha infatti ripetutamente accusato le aziende di social media quali Facebook, Inc (NASDAQ:FB) e Twitter Inc (NYSE:TWTR) di essere prevenute nei confronti delle opinioni conservatrici, sebbene queste neghino le accuse.
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