Uber, il colosso del servizio vettura con autista, ha approvato l’acquisizione della società di consegne alimentari on demand Postmates in un accordo valutato 2,65 miliardi di dollari, come riportato da Bloomberg la mattina di lunedì 6 luglio. L’acquisizione avverrà attraverso un accordo “all stock”, con il capo di Uber Eats Pierre-Dimitri Gore-Coty che dovrebbe continuare a gestire le attività di consegna sia di Uber Technologies Inc (NYSE:UBER) che di Postmates.
Da quando Dara Khosrowshahi ha assunto la carica di amministratore delegato di Uber, la società ha cercato di espandere la propria presenza in modo aggressivo tra comparti correlati all’interno del mercato ‘last-mile’, che si tratti di persone o di prodotti. Le fortune di Uber nel segmento delle consegne di cibo nell’ultimo miglio sono cruciali visto che la società continua a perdere denaro dalla sua attività di trasporto passeggeri.
In effetti, sebbene Uber aggiunga costantemente nuovi conducenti e riporti un numero sempre maggiore di corse ogni trimestre, le sue spese operative rimangono elevate, limitando le prospettive dell’azienda verso margini crescenti. Ciò ha portato Uber a chiudere o a vendere le sue operazioni di servizio vettura con autista in numerosi mercati e aree geografiche, tra cui Cina, Sud-Est asiatico, Russia e Medio Oriente.
Sebbene la divisione Eats sia il segmento più redditizio di Uber, anche quest’ultimo registra comunque perdite considerevoli. Ma con la dichiarazione “la crescita a tutti i costi è finita” di Khosrowshahi durante la chiamata degli utili del primo trimestre, si può osservare come Uber stia spostando le proprie energie verso linee di business che hanno il potenziale per realizzare utili.
Prima che l’attuale offerta fosse finalizzata, le trattative per l’acquisizione di Postmates da parte di Uber sono rimaste aperte per circa quattro anni. L’ultima valutazione della società acquisita, a settembre 2019, era di 2,4 miliardi di dollari, quando ha raccolto 225 milioni di dollari in capitale di rischio, portando il suo finanziamento totale a circa 1 miliardo di dollari.
Prima dell’accordo con Uber, Postmates stava cercando di quotarsi, avendo presentato confidenzialmente un’offerta pubblica iniziale a febbraio, prima che saltasse tutto a causa della pandemia.
Da parte di Uber, va notato che l’interesse della società si era inizialmente concentrato sulla società di consegna alimenti GrubHub, rivale di Postmates quotato in Borsa. Sfortunatamente per Uber l’accordo è poi saltato, dal momento che a giugno il grande servizio europeo di food delivery Just Eat Takeway.com ha acquistato GrubHub per 7,3 miliardi di dollari.
Sebbene l’acquisizione di Postmates non possa certamente essere considerata una reazione istintiva alla sua debacle con GrubHub, è evidente che Uber sta cercando di farsi strada per aumentare la sua presenza sul mercato. Postmates rappresenta infatti l’8% del mercato statunitense delle consegne alimentari, con 5 milioni di consegne completate a febbraio.
Con la crisi del COVID-19 di mezzo, è evidente che in città i servizi di consegna cibo siano più richiesti rispetto alle corse in auto. Uber l’ha verificato in prima persona, visto che nel primo trimestre il numero lordo di prenotazioni corse è calato, mentre le vendite lorde in Uber Eats sono aumentate del 54% rispetto al quarto trimestre del 2019. Poiché la pandemia continua a svolgere un ruolo significativo nel funzionamento delle società, questa tendenza dovrebbe soltanto crescere nel prossimo futuro.