Le richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono scese per la quarta settimana consecutiva raggiungendo il livello più basso da maggio, il che dimostra la costante forza della domanda di lavoro negli USA.
Cosa è successo
Nella settimana terminata il 3 settembre le richieste di nuovi sussidi di disoccupazione sono scese di 6.000 unità a quota 222.000 da un livello rivisto al ribasso di 228.000 nella settimana precedente, secondo i dati pubblicati giovedì dal Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti.
La cifra è risultata inferiore alla stima media degli economisti di 240.000 unità.
Il livello di 232.000 della settimana precedente è stato rivisto al ribasso di 4.000 unità. La media mobile a 4 settimane è stata di 233.000, in calo di 7.500 unità rispetto alla media rivista della settimana precedente. La media della settimana precedente era stata rivista al ribasso di 1.000 unità da 241.500 a 240.500.
Perché è importante
Mentre le richieste di sussidi di disoccupazione diminuiscono, l’SPDR S&P 500 (NYSE:SPY) registra un rialzo. Nelle ultime settimane le richieste di disoccupazione hanno continuato a diminuire, le offerte di lavoro restano vicine ai massimi record e il mese scorso negli Stati Uniti sono stati creati 315.000 nuovi posti di lavoro.
La Federal Reserve sta prestando molta attenzione al mercato del lavoro, con la banca centrale statunitense che mira a frenare l’inflazione più alta degli ultimi 40 anni.
A luglio la Fed ha aumentato i tassi di interesse dello 0,75% per il secondo mese consecutivo, portando la fascia obiettivo sui Fed Funds a un intervallo compreso tra il 2,25% e il 2,5%. Gli indicatori recenti suggeriscono che la Fed probabilmente aumenterà i tassi di un altro 0,75% nella prossima riunione di metà settembre.
Sebbene l’economia americana abbia subito un rallentamento a causa dell’aumento dei tassi, il mercato del lavoro continua a mostrare forza, il che potrebbe rendere ancora più difficile l’imminente decisione della Fed.
Movimento dei prezzi
Al momento della pubblicazione, lo SPY era in aumento dello 0,69% a 400,52 dollari.
Foto: Oleksandr Pidvalnyi tramite Pixabay
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