Le vendite al dettaglio degli Stati Uniti sono rimaste stagnanti su base mensile nel mese di giugno 2024, passando da una crescita dello 0,3% rivista al rialzo a maggio a una crescita zero e corrispondendo alla lettura piatta prevista, secondo le stime preliminari pubblicate martedì.
I futures della Fed indicano una probabilità del 100% di un taglio dei tassi a settembre, secondo lo strumento FedWatch del CME Group. Gli operatori assegnano una probabilità dell’88% a un taglio dei tassi di 25 punti base e del 12% a un taglio dei tassi di 50 punti base.
Lunedì, il presidente della Fed Jerome Powell è sembrato più accomodante del previsto, suggerendo che i recenti report sull’inflazione mostrano progressi apprezzabili verso l’obiettivo del 2%, aumentando la fiducia che i politici potrebbero essere inclini a ridurre i tassi di interesse.
Powell ha anche accennato al fatto che un inaspettato indebolimento del mercato del lavoro statunitense potrebbe essere un fattore che spinge la Fed ad agire.
Report sulle vendite al dettaglio di giugno: punti salienti
- Su base annua, le vendite al dettaglio sono aumentate del 2,3% a giugno, rallentando rispetto al 2,6% rivisto al rialzo di maggio.
- Escludendo i veicoli a motore e le parti di ricambio, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,4% mese su mese, rispetto allo 0,1% di maggio e superando lo 0,1% previsto, secondo i dati di TradingEconomics.
- Escludendo la benzina, gli autoveicoli e i ricambi, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,8% mese su mese a giugno, battendo le aspettative di una crescita dello 0,2% e avanzando rispetto al +0,3% rivisto al rialzo di maggio.
- Tra le diverse categorie di spesa, i maggiori aumenti mensili sono stati registrati dai dettaglianti non negozianti, con un aumento dell’1,9%, seguiti dai rivenditori di materiali da costruzione, attrezzature da giardino e forniture, con un aumento dell’1,4%.
- I maggiori cali mensili sono stati registrati dai distributori di benzina, in calo del 3%, e dai rivenditori di autoveicoli e ricambi, in calo del 2%.
Reazioni del mercato: dollaro, rendimenti dei titoli del tesoro in leggero rialzo
In seguito alla pubblicazione dei dati sulle vendite al dettaglio di giugno, il dollaro statunitense si è rafforzato e i rendimenti dei titoli del tesoro hanno ridotto le perdite della sessione.
L’indice del dollaro statunitense, monitorato dal Fondo Invesco DB USD Index Bullish ETF (NYSE: UUP), è aumentato del 0,2%.
I rendimenti dei titoli del tesoro sono scesi di 3 punti base nella parte lunga, con il rendimento a 30 anni che si attesta al 4,44%.
I futures sulle principali medie statunitensi sono saliti durante il trading pre-market di martedì. I contratti sull’S&P 500 erano in rialzo dello 0,4% alle 8:40 del mattino.
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