La startup di intelligenza artificiale del CEO di SpaceX e Tesla, Elon Musk, xAI Corp., sta cercando ingegneri software per la sua sede di Londra.
Cosa è successo
Martedì scorso, Musk ha condiviso su X, ex Twitter, una richiesta di lavoro, originariamente postata dal membro fondatore di xAI Toby Pohlen, dicendo: “Unisciti all’ufficio di Londra di @xAI!”.
Do you want to work for @xai in London? Now you can. We're looking for software engineers. Apply if you want to get stuff done, work with smart people, and get grilled in one of my coding interviews.
Backend & data: https://t.co/u691KK3eOc
Full-stack: https://t.co/W5Ruw7to6b— Toby Pohlen (@TobyPhln) March 5, 2024
Secondo la richiesta, il lavoro prevede che i candidati siano esperti in almeno un linguaggio di programmazione come Rust o C++, abili in TypeScript con esperienza in React o Angular o entrambi, maestri in CSS e avere una conoscenza approfondita del protocollo HTTP.
Inoltre, l’esperienza in gRPC, Kubernetes e nel design UI e UX potrebbe aiutare i candidati a distinguersi dagli altri.
“Il ruolo ha sede nel nostro ufficio di Londra, vicino alla stazione della metropolitana di Piccadilly Circus. Di solito lavoriamo in ufficio per 5 giorni a settimana, ma possiamo lavorare da casa quando necessario. I candidati devono essere disposti a partecipare a riunioni almeno due volte alla settimana per coordinarsi con il resto del nostro team, che ha sede in California. Questo ruolo prevede viaggi di lavoro semi-regolari in California”, si legge nella richiesta.
Perché è importante
A gennaio è stato riportato che la startup per l’IA di Musk si era assicurata un finanziamento di 500 milioni di dollari da parte degli investitori. Tuttavia, in quell’occasione, il miliardario tecnologico ha smentito il report dicendo: “Si tratta di una fake news di Bloomberg”.
Nel dicembre dello scorso anno, xAI di Musk ha subito un duro contraccolpo dopo che Grok, il chatbot IA della startup, è stato accusato di aver copiato la base di codice del produttore di ChatGPT OpenAI e di averne imitato la risposta.
Foto di Frederic Legrand – COMEO su Shutterstock