Zoom Video Communications Inc (NASDAQ:ZM) ha riportato risultati del terzo trimestre superiori alle attese, ma a giudicare dal sell-off del 14%, gli investitori sembrano alquanto delusi.
Cosa dicono gli analisti: Ryan Koontz, analista di Rosenblatt Securities, mantiene sulle azioni di Zoom la raccomandazione Neutral, con un prezzo obiettivo ridotto da 450 a 435 dollari.
Meta Marshall di Morgan Stanley mantiene la valutazione Equal-weight, con prezzo target aumentato da 350 a 380 dollari.
Richard Valera, analista di Needham, mantiene il Buy, con target price di 540 dollari.
L’analista di Morningstar Dan Romanoff ha aumentato la sua stima del fair value da 153 a 176 dollari.
Alex Kurtz di KeyBanc Capital Markets mantiene il Sector Weight.
Riepilogo del trimestre: Zoom ha registrato una crescita del fatturato su base annua del 367% a 777,2 milioni di dollari, superando le stime di consenso del 12%; l’utile per azione, di 0,99 dollari, è in aumento di 0,07 dollari su base trimestrale e ha battuto le aspettative degli analisti di 0,24 dollari.
I margini lordi del 68,2% hanno registrato un calo significativo di 1.470 punti base a livello annuale e di 400 punti base a livello trimestrale, per via del maggior utilizzo del cloud pubblico e poiché è stata offerta una versione gratuita della piattaforma ad alcuni utenti.
La direzione giustifica l’offerta di un servizio gratuito in quanto sostituirebbe campagne di vendita e marketing più costose; pertanto Koontz ha affermato che gli investitori non hanno alcun motivo di preoccuparsi per il calo dei margini.
- Zoom ha aggiunto 1.289 clienti che contribuiscono con oltre 100.000 dollari ai ricavi TTM; solo il 12% dei clienti paga almeno 100.000 dollari all’anno, contro il 54% che paga almeno 1.000 dollari all’anno.
- Nel trimestre riportato l’espansione successiva è stata del 170%, poiché il 19% della crescita totale proveniva dai clienti esistenti.
- Zoom sta guadagnando slancio a livello internazionale e Zoom Phone è stato il prodotto con il miglior tasso di crescita.
D’altra parte, l’analista di Morgan Stanley rileva tre aspetti che vale la pena monitorare:
- Il tasso di abbandono potrebbe aumentare, poiché i ricavi dai clienti con 10 utenti o meno anno rappresentato il 38% delle entrate; per le piccole imprese l’abbandono è ancora più probabile man mano che i dipendenti tornano in ufficio.
- I cali dei margini lordi potrebbero proseguire a causa del continuo utilizzo gratuito.
- OnZoom rimane in beta testing e non dovrebbe generare alcun contributo concreto il prossimo anno.
Trimestre forte “sotto ogni punto di vista”: Zoom ha riportato un trimestre solido “sotto ogni punto di vista”, e la visione del management di fare cross-selling tra la piattaforma di videoconferenza principale e i nuovi prodotti come Phone and Rooms implica che l’azienda può raddoppiare nuovamente le entrate nel giro di tre o quattro anni, ha scritto Valera in una nota.
Con Zoom che sponsorizza i vantaggi di possedere un prodotto di telefonia indipendente, gli investitori dovrebbero assistere a una svolta nel settore Phone nell’anno finanziario 2021, ha affermato l’analista; OnZoom potrebbe essere un po’ più indietro, in quanto è improbabile che contribuisca in modo significativo nell’anno fiscale 2022.
Titolo ‘sopravvalutato’: Zoom mostra dei vantaggi in termini di prodotto e tecnologia, ma Romanoff ha affermato che l’azienda non è abbastanza forte da poter generare un fossato economico (moat) sostenibile in questa fase del suo ciclo di vita.
“Anche se vediamo alcune prove di costi di cambiamento, la società è ancora nelle prime fasi del suo ciclo di vita, e non abbiamo ancora abbastanza fiducia nella sua capacità di generare rendimenti in eccesso sul capitale nei prossimi dieci anni da poter giustificare una valutazione da fossato ristretto (narrow moat)”, ha scritto l’analista.
Nel frattempo, ci sono due “controversie” che portano il titolo ad essere “sopravvalutato”: la velocità con cui crescerà la base di utenti e fino a quando e a fino a che punto possa continuare ad esserci una solida crescita.
L’elevata valutazione del titolo implica che potrebbe essere “punito severamente” in Borsa se non riuscisse a soddisfare le alte aspettative.
Uno sguardo alla guidance: nella guidance per il quarto trimestre, Zoom ha indicato vendite comprese fra 806 e 811 milioni di dollari, rispetto alla precedente stima di consenso di 694 milioni; la direzione ha anche aumentato la sua guidance ai ricavi per l’intero anno da circa 2,38 miliardi a circa 2,58 miliardi di dollari, e indica un elevato tasso di abbandono lordo rispetto ai livelli storici.
Kurtz ha affermato che le aspettative di un continuo aumento del tasso di abbandono si tradurranno in una minore crescita dei ricavi trimestrali fino all’anno fiscale 2022, poiché gli investimenti elevati faranno diminuire sia dei margini che gli utili per azione.
Movimento dei prezzi di Zoom: le azioni di Zoom hanno perso circa il 14%, a 415,30 dollari.