Zoom Video Communications (NASDAQ:ZM) ha avuto una settimana fantastica. La società ha registrato una forte crescita per il secondo trimestre e ha visto il titolo raggiungere nuovi massimi durante la sessione di martedì; l’inclusione nell’indice S&P 500 potrebbe essere il prossimo catalizzatore per le azioni Zoom?
L’inclusione nell’S&P 500 Tra le regole per l’inclusione nell’S&P 500 ci sono: una capitalizzazione di mercato di almeno 8,2 miliardi di dollari, azioni altamente liquide, essere quotati in Borsa da 12 mesi o più e il 50% delle azioni destinate al flottante pubblico; tuttavia il requisito del flottante è stato recentemente rimosso, ed è l’unico che Zoom attualmente non soddisfa. Ad aprile l’azienda ha festeggiato il primo compleanno come società per azioni.
L’S&P 500, composto dalle aziende di maggior valore, oltre a riguardare numerosi settori, dice di “coprire le principali società dei principali settori”; l’indice conta nella sua composizione 11 settori, 24 gruppi industriali, 69 industrie e 158 sottosettori.
Perché è importante L’inclusione nell’S&P 500 metterebbe le azioni Zoom in molti dei migliori ETF. SPDR S&P 500 Trust ETF (NYSE:SPY), iShares Core S&P 500 ETF (NYSE:IVV) e Vanguard S&P 500 ETF (NYSE:VOO) hanno asset in gestione rispettivamente di 307, 220 e 142 miliardi di dollari.
Ad aprile Zoom è entrato a far parte dell’indice Nasdaq 100 (NASDAQ:NDX).
Movimento dei prezzi di Zoom Martedì le azioni Zoom hanno chiuso in rialzo del 40%, a 457,69 dollari; all’inizio della giornata di contrattazioni le azioni hanno raggiunto il loro massimo storico a 478 dollari.