Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) sta valutando alcune opzioni per stare al passo con l’attuale crisi globale dei chip, tra le quali effettuare pagamenti anticipati e acquistare un impianto di fabbricazione, secondo quanto riportato mercoledì dal Financial Times.
Cosa è successo: la casa automobilistica di auto elettriche guidata da Elon Musk è in trattative con alcuni operatori del settore a Taiwan, in Corea del Sud e negli Stati Uniti per garantirsi la capacità di chip, come ha osservato il FT – che cita alcune fonti vicine alla questione; la maggior parte dei suoi chip di nuova generazione per la produzione di massa sono realizzati principalmente a Taiwan e in Corea del Sud.
Secondo il report, ora alcuni produttori di chip a contratto hanno adottato l’insolita pratica di accettare depositi anticipati dai grossi clienti per garantire determinati ordini a un prezzo fisso.
I produttori di chip a contratto sono stati tradizionalmente flessibili nell’evasione dei vari ordini dei clienti, grandi o piccoli, così da potersi garantire una fonte di profitto.
Le trattative per l’acquisto di un impianto per la costruzione di semiconduttori sono nelle fasi iniziali, ma tale acquisizione potrebbe essere difficile visti gli alti costi, come indica il report; un laboratorio per semiconduttori necessita di investimenti fino a 20 miliardi di dollari.
“All’inizio acquisteranno capacità, ma stanno valutando attivamente l’acquisto di una fonderia propria”, ha affermato Ambrose Conroy, CEO di Seraph Consulting – secondo il FT.
Seraph Consulting è una società di consulenza per supply chain con cui collabora Tesla.
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Perché è importante: l’attuale carenza globale di chip ha costretto le case automobilistiche di tutto il mondo a interrompere la produzione e ad affrettarsi a realizzare prima i modelli più fruttuosi; la crisi sta colpendo anche le società dell’elettronica di consumo, fra cui Apple Inc (NASDAQ:AAPL).
La carenza persistente ha portato fornitori e produttori di apparecchiature per chip a raccomandare l’aggiornamento del tradizionale modello “just-in-time” per la supply chain automobilistica, adottato per la prima volta da Toyota Motor Corp (NYSE:TM).
La scorsa settimana Taiwan Semiconductor Manufacturing Co (NYSE:TSM) e Applied Materials Inc (NASDAQ:AMAT) hanno affermato che il settore deve modernizzare le sue pratiche just-in-time per la supply chain al fine di evitare in futuro una carenza di semiconduttori simile a quella attuale.
Movimento dei prezzi: mercoledì le azioni Tesla hanno chiuso in aumento del 2,39% a 619,13 dollari.