Bisogna comprare il ribasso?

Diamo un’occhiata alla giornata borsistica sui mercati statunitensi.

Bisogna comprare il ribasso?
2' di lettura

Un solo giorno di contrattazioni non può certo fare tendenza sui mercati azionari, ma le performance di giovedì potrebbero destare una certa preoccupazione.

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Ieri il Dow Jones è sceso di oltre 1.000 punti, e gli investitori si stanno arrovellando per capire se questa sia un’opportunità per comprare il ribasso oppure se sia il caso di uscire prima di patire ulteriori perdite.

Compra il ribasso: da un punto di vista storico, durante un periodo di rimbalzo i mercati sono suscettibili ad almeno quattro pullback del 5%, ha dichiarato Craig Johnson, capo tecnico di mercato di Piper Sandler, su CNBC. Il pullback verificatosi ieri è uno di quegli scenari in cui gli investitori dovrebbero ‘buy the dip’ (comprare il ribasso).

A marzo, Johnson aveva consigliato di comprare i titoli quando erano vicini ai loro minimi, in base al fatto che l’S&P 500 era scambiato circa il 25% al di sotto la media mobile a 40 settimane. Ciò è accaduto solo cinque volte dal 1970, e ogni volta è stato seguito da un recupero a V.

“Ogni singola volta che si è scambiato tra il 20 e il 25 percento al di sotto della media mobile a 40 settimane, sull’avanzamento si è poi sempre registrato un aumento compreso fra il 15 e il 20 percento al di sopra di tale media mobile prima del termine della dinamica”, ha detto Johnson.

Se la storia è di qualche indicazione, l’S&P 500 potrebbe dunque salire tra i 3.450 e i 3.600 punti prima che il movimento si possa dire “definitivamente finito e completo”.

Un po’ di arretramento fa ‘bene’: va “bene” che il mercato azionario ceda una parte dei suoi recenti guadagni, ha affermato Jim Cramer al programma Squawk Box. Azioni di “buone compagnie”, come Apple Inc. (NASDAQ:AAPL), hanno semplicemente corso troppo.

“I soldi erano tutti concentrati in un paio di azioni, e quelle azioni sono andate troppo in alto”, ha spiegato Cramer.

Tutto ciò ha senso? Bisogna chiedersi se sia logico che l’indice S&P 500 sia in rialzo dall’inizio del 2020 nonostante il 13% di disoccupazione, ha detto alla CNBC Dan Niles, di Alpha One Capital Partners.

In poche parole, secondo Niles ciò “non ha senso”, e le azioni dovrebbero “definitivamente” cedere i loro guadagni a fronte di valutazioni da record.