La riapertura dei negozi di McDonald’s Corp (NYSE:MCD) e Apple Inc (NASDAQ:AAPL) negli Stati Uniti è stata bloccata dall’aumento dei casi di coronavirus in diversi stati USA.
Cosa è successo
McDonald’s sta frenando sulla riapertura dei negozi negli Stati Uniti, in quanto diversi stati come Michigan, Colorado e Florida hanno sospeso le manovre di riapertura delle attività economiche a causa dell’escalation di contagi da COVID-19.
A metà giugno risultano attivi quasi 1.000 negozi su 14.000 di McDonald’s, con restrizioni sui posti a sedere.
Le attività affiliate al gruppo potranno decidere di continuare le attività in base alle ordinanze delle autorità locali.
Apple chiuderà nuovamente i negozi in California, Alabama, Georgia, Idaho, Louisiana, Nevada e Oklahoma, oltre a quelli già chiusi in Florida, Mississippi, Texas e Utah, secondo quanto riferisce Reuters.
Perché è importante
Secondo il sito web dell’azienda, i servizi di drive-thru, asporto e consegna sono attualmente operativi.
I negozi McDonald’s riaperti sono sottoposti un profondo processo di sanificazione e i dipendenti stanno seguendo le misure di sanità e sicurezza atti a prevenire il coronavirus.
Gli Apple Store aperti al pubblico prevedono un numero limitato di occupanti e, per accedervi, è necessario l’impiego di protezioni per il viso e controlli della temperatura.
Martedì i casi di COVID-19 sono aumentati di 47.000 unità, il più grande aumento in 24 ore dall’inizio della pandemia. Gli stati più colpiti includono California, Florida, Georgia e Carolina del Sud.
Giovedì, al momento della pubblicazione del presente articolo, gli Stati Uniti avevano registrato 2.683.894 casi confermati di COVID-19, con 128.044 decessi, secondo il Johns Hopkins Coronavirus Resource Center.
Movimento dei prezzi
Nell’after-hours di mercoledì le azioni McDonald’s sono scese dello 0,74%, a 183,30 dollari. Le azioni avevano chiuso la sessione regolare in aumento dello 0,15%, a 184,66 dollari.
Mercoledì le azioni Apple hanno chiuso in calo del 0,19%, a 364,11 dollari.