Hyliion, il CEO su gas naturale, infrastrutture e tentativo di battere Tesla e Nikola

L’azienda intende battere le rivali Tesla e Nikola grazie alle sue infrastrutture

Hyliion, il CEO su gas naturale, infrastrutture e tentativo di battere Tesla e Nikola
4' di lettura

Nel bel mezzo di un mese molto caldo per le aziende di energia alternativa, Hyliion, sviluppatore di propulsori, si fonderà con la società veicolo Tortoise Acquisition Group (NYSE:SHLL) per sviluppare gas naturale rinnovabile come fonte di carburante predominante per il settore degli autotrasporti.

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Il piano è semplice: sfruttare le infrastrutture e i partner esistenti al fine di battere i concorrenti sul mercato.

Essere i primi Il tempo è il fattore principale nella ricerca della relazione fra Hyliion e Tortoise, ha dichiarato a Benzinga l’amministratore delegato Thomas Healy.

Con abbastanza fondi a disposizione per dare il via alla campagna, Hyliion spera di riuscire a montare i suoi propulsori sui camion e di poter dimostrare che il suo business plan è molto più avanzato rispetto a quello di concorrenti come Tesla (NASDAQ:TSLA) e Nikola (NASDAQ:NKLA).

Mentre Nikola ha scelto la strada di una IPO più veloce, Hyliion ha inevitabilmente ancora del lavoro da fare, come la realizzazione di stazioni di rifornimento e i camion necessari a mettere in pratica la sua visione, ha affermato Healy. Hyliion non intende affrontare il problema in quel modo.

Benzinga ha parlato con Healy in merito alla decisione della società di accelerare la sua strategia go-to-market.

BZ: Perché la scelta di una fusione inversa è stata quella adatta per Hyliion?

Healy: Abbiamo valutato la quantità di capitale che saremmo stati in grado di introdurre per finanziare appieno il nostro business plan, il ché ci mette in una posizione tale da non dover andare a raccogliere altro capitale in futuro. E questo è un enorme vantaggio.

Inoltre, mentre guardiamo al nostro posizionamento nel settore e costruiamo le nostre relazioni con i produttori e i fornitori di camion esistenti, il fatto di essere un’azienda quotata in borsa consente di avere una maggiore trasparenza all’interno del settore, e permette alle persone di riporre più fiducia in ciò che stiamo facendo.

Stiamo dicendo “sì, siamo un’azienda che è qui. Non ce ne andremo e avremo un grande impatto su questo settore”.

BZ: Qual è la filosofia che vi ha portato a scegliere il gas naturale?

Healy: Ci sono tre fattori che determinano i pro e i contro di ogni soluzione di rifornimento: i costi operativi, i livelli di emissioni e le infrastrutture. Nella nostra domanda di quotazione in Borsa, abbiamo fatto un confronto tra costi del gas naturale, dell’idrogeno e dell’elettrico, e il gas naturale è di gran lunga la soluzione meno costosa.

Abbiamo anche scoperto che il gas naturale rinnovabile è l’unica fonte di combustibile che ci permette di raggiungere un profilo di emissioni nette di CO2 negativo.

Con le opzioni a idrogeno e a batteria, puoi arrivare a zero emissioni soltanto se usi fonti di energia eolica e solare come combustibile, ma con il nostro processo di gas naturale rinnovabile otteniamo effettivamente un profilo di emissioni negativo, un risultato enorme dal punto di vista del cambiamento climatico.

Per quanto riguarda le infrastrutture, ci sono oltre 700 stazioni di gas naturale già negli Stati Uniti specificamente per i camion di Classe 8. Per le opzioni a idrogeno e a batteria l’infrastruttura di trasporto invece non è ancora stata costruita.

Cercare di non usare il capitale che abbiamo appena raccolto per andare a costruire stazioni rappresenta una marcia in più. Sfrutteremo le stazioni già esistenti e le useremo con i nostri veicoli.

BZ: Quale strategia sta adottando Hyliion per battere i rivali sul mercato?

Healy: Sebbene ci concentriamo sul gruppo propulsore, non stiamo cercando di reinventare l’intero camion. L’approccio che stanno adottando Tesla e Nikola invece non è solo quello di reinventare i propulsori, ma di costruire l’intero veicolo da zero.

Pertanto con il nostro approccio ci sono meno barriere e ostacoli da superare. Ci siamo ispirati maggiormente all’approccio adottato da Cummins (NYSE:CMI) nel settore, cioè quello di rimanere concentrati sul gruppo propulsore e di fornire poi tali propulsori a tutti i produttori di apparecchiature originali (OEM) esistenti.

Quando mi chiedono “come intendi progettare il veicolo?” e “a quali test di sicurezza e crash test deve essere sottoposto?”, oltre a pensare alle garanzie e ai ritiri, stiamo già sfruttando quanto fatto dagli OEM.

Dunque stiamo arrivando con questo nuovo tipo di propulsore, che consentirà un ciclo di adozione più rapido per garantire un impatto sul mercato.

Foto per gentile concessione di Hyliion.