Mike Wilson, analista strategico per il mercato azionario di Morgan Stanley, ha avvertito che la svendita dei titoli azionari USA non è ancora finita, secondo quanto riferito da Bloomberg.
Cosa è successo Il mese scorso Wilson aveva parlato di picco dell’S&P 500 dopo il massiccio rialzo dei titoli, che ha portato ad un mercato sbilenco. “Nelle prossime settimane/mesi prevediamo che i timori sulla crescita saranno seguiti da quelli sui tassi, il che alla fine potrebbe darci la prima correzione negoziabile sui principali indici azionari statunitensi. La correzione potrebbe iniziare subito”, ha scritto Wilson in una nota ai clienti.
Il Nasdaq 100 ha perso il 13% dal massimo del 2 settembre, scendendo al di sotto della media a 50 giorni e sottoperformando l’S&P 500 per la prima volta in un anno.
Negli ultimi mesi lo storico rally ha portato a una bolla positiva del sentiment guidata dal settore tech, e il sell-off non ha ancora cancellato questa bolla.
Secondo Wilson, il Nasdaq rischia di scendere al livello della media mobile a 200 giorni di 9.258 punti, il che implica un calo del 12% rispetto ai livelli attuali.
“Questo è ciò che accade quando le valutazioni dei titoli diventano così estese: le correzioni possono essere molto maggiori quando si rimane in un trend rialzista”, ha scritto Wilson.
Perché è importante Il più grande ETF tech sul mercato, il PowerShares QQQ Trust (NASDAQ:QQQ), venerdì ha perso denaro al ritmo più veloce degli ultimi due decenni, e i grandi speculatori hanno aumentato le posizioni short nette sui future del Nasdaq a un massimo di 12 anni, secondo Bloomberg.