Elezioni USA ancora in bilico, volatilità su futures e valuta

Il testa a testa fra Trump e Biden non ha ancora un esito certo, con prevedibili conseguenze sui mercati

Elezioni USA ancora in bilico, volatilità su futures e valuta
2' di lettura

All’inizio degli scambi di mercoledì i futures azionari statunitensi rimangono volatili, dato che le elezioni presidenziali restano ancora in bilico. Martedì i principali indici statunitensi hanno chiuso al rialzo: il Dow Jones ha guadagnato il 2,06%, l’S&P 500 ha chiuso a +1,78% e il Nasdaq ha registrato un aumento dell’1,85%.

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Il trading in futures non determina per forza di cose l’andamento del mercato il giorno successivo; tuttavia, i futures hanno lasciato sul terreno i guadagni del rally di inizio giornata per poi risalire, in quella che può essere definita una sessione altamente volatile, mentre i trader cercano di riadattare le loro scommesse a un’elezione sul filo di lana.

All’ultimo controllo, all’inizio della giornata di mercoledì, i futures sul Dow Jones segnano +0,49%, quelli sull’S&P 500 +1,16% e i futures sul Nasdaq, indice ad alto contenuto tecnologico, sono in rialzo del 2,69%. Nella tarda giornata di martedì i futures sul Nasdaq avevano registrato un guadagno del 3,4%.

L’Associated Press ha affermato che i principali ‘swing states’ degli USA, ovvero Florida, Iowa e Ohio, sono andati al presidente Donald Trump, mentre il Minnesota è stato conquistato dal candidato rivale Joe Biden.

Trading sul forex: al momento della pubblicazione, all’inizio della giornata di mercoledì, i futures sull’indice del dollaro USA sono in aumento dello 0,31%, a 93,860, indicando la forza del dollaro rispetto alle principali valute.

Il dollaro si è rafforzato dello 0,38% contro l’euro, a 1,1667 dollari, dello 0,45% contro la sterlina, a 1,2999 dollari e dello 0,39% contro lo yen giapponese, a 104,87 yen.

L’indebolimento del peso messicano e dello yuan cinese rispetto al dollaro è indicativo dei timori relativi a politiche protezionistiche in caso di rielezione del presidente Trump; il dollaro ha infatti guadagnato l’1,76% contro il peso messicano, a 21,4720 pesos, e lo 0,31% contro lo yuan cinese, a 6,6967 yuan.

Mercoledì, all’ultimo controllo, il rendimento dei Treasury a 10 anni è sceso di 6,3 punti base allo 0,818%, dopo aver toccato martedì lo 0,892%, il massimo da giugno.

ETF da tenere d’occhio: SPDR S&P 500 Trust ETF (NYSE:SPY) e iShares 20+ Year Treasury Bond ETF (NASDAQ:TLT).