Congresso USA approva norme a scapito dei colossi cinesi

A rischio di delisting veri e propri titani cinesi come Alibaba, Pinduoduo e Nio

Congresso USA approva norme a scapito dei colossi cinesi
2' di lettura

La Camera dei Rappresentanti USA ha approvato all’unanimità un disegno di legge che consentirebbe la cancellazione dai listini di Borsa statunitensi di aziende cinesi quali Alibaba Group Holding Ltd (NYSE:BABA) e Nio Inc (NYSE:NIO), a meno che queste non soddisfino gli standard di revisione contabile negli Stati Uniti, come riferito mercoledì dal Wall Street Journal. 

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Cosa è successo: a maggio la legge era passata al Senato con sostegno bipartisan, dunque ora finirà sulla scrivania del presidente uscente Donald Trump, che secondo tutte le previsioni dovrebbe firmarla.

Le società cinesi, insieme ai loro revisori contabili, avranno tre anni dall’approvazione della legge per conformarsi alle disposizioni del disegno di legge statunitense prima di subire il delisting.

Sebbene le compagnie cinesi raccolto capitali negli Stati Uniti, il Paese asiatico non consente ai regolatori statunitensi di verificare le revisioni contabili effettuate da tali aziende, come riporta il Journal.

“Senza questo disegno di legge, i cinesi ci ostacolano, e certamente non dovremmo far sì che sia più facile per una società cinese ottenere capitale americano rispetto a una società americana”, ha detto il parlamentare californiano in quota Democratica Brad Sherman, uno dei politici che ha sponsorizzato il disegno di legge.

Perché è importante: se compagnie cinesi come JD.com, Inc (NASDAQ:JD) e Pinduoduo Inc (NASDAQ:PDD) uscissero dai mercati statunitensi, ciò potrebbe danneggiare sia la Borsa di New York, di proprietà dell’Intercontinental Exchange, Inc (NYSE:ICE), sia il Nasdaq, Inc (NASDAQ:NDAQ), che riscuote commissioni per la quotazione dalle società e che beneficia dei volumi di scambio, come fa notare il Journal.

Anche le società di veicoli elettrici come Nio, Xpeng Inc (NYSE:XPEV) e Li Auto (NASDAQ:LI) dovranno conformarsi alle disposizioni del disegno di legge. 

Un portavoce di Nio ha dichiarato a Barron’s che l’azienda era a conoscenza della situazione, e che negli ultimi mesi si è conformata. 

Alcuni funzionari cinesi hanno espresso critiche al disegno, sostenendo che danneggerebbe i mercati dei capitali, come riportato separatamente dal Journal. 

Movimento dei prezzi: mercoledì, le azioni di Alibaba hanno chiuso in ribasso dell’1,02%, a 261,32 dollari, le azioni di JD.Com hanno perso l’1,15%, a 84,38 dollari, e le azioni di Li Auto hanno avuto una flessione dello 0,32%, a 34,75 dollari; lo stesso giorno, le azioni di Nio sono salite del 5,78%, a 47,98 dollari, le azioni di Xpeng sono balzate del 7,38%, a 56 dollari, e le azioni di Pinduoduo hanno chiuso in rialzo del 5,51%, a 144,06 dollari.

Foto per gentile concessione: The Pop Culture Geek Network tramite Flickr