3 titoli di ristoranti in vista del lancio del vaccino

Ecco i titoli da detenere in vista di un ambiente della ristorazione che nel 2021 si prevede favorevole in seguito alla diffusione di un farmaco anti-Covid

3 titoli di ristoranti in vista del lancio del vaccino
3' di lettura

Man mano che ci si avvicina alla fine dell’anno, esiste finalmente la speranza che il 2021 possa essere un anno migliore dal punto di vista della salute e della sicurezza: decine di milioni di cittadini statunitensi potrebbero presto ricevere un vaccino contro il COVID-19, con centinaia di altri milioni che nei prossimi mesi dovrebbero seguirne l’esempio.

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Ora molti sono cautamente ottimisti sul fatto che l’implementazione efficace di un vaccino possa inaugurare una sorta di ritorno alla normalità; ciò significa che i ristoranti, uno dei settori più colpiti durante la pandemia, potrebbero gestire in sicurezza la ristorazione al coperto e all’aperto con minori restrizioni.

Gli investitori che desiderano acquistare titoli di ristoranti legati a una potenziale riapertura delle attività economiche hanno diverse alternative a loro disposizione. Di seguito è riportato un elenco di alcuni dei titoli di ristorazione indicati da tre professionisti di Borsa come dei beneficiari di un ambiente molto favorevole nei prossimi mesi.

Bloomin’ Brands

A metà novembre Andrew Strelzik, analista di BMO Capital Markets, ha alzato il rating di Bloomin’ Brands Inc (NASDAQ:BLMN), società madre di Outback Steakhouse, da Market Perform ad Outperform, con un target price aumentato da 17 a 22 dollari.

Secondo i calcoli dell’analista, il portafoglio di marchi della Bloomin’ può generare un rialzo del margine, nonostante a livello nazionale il volume unitario della ristorazione sul posto sia in calo del 5% rispetto ai livelli del 2019.

La società, inoltre, dispone di un potenziale al rialzo aggiuntivo, dato che i piccoli ristoranti indipendenti continuano a chiudere i battenti, lasciando i clienti affamati con minori alternative per la ristorazione, ha affermato l’analista. 

A rendere il titolo di Bloomin’ degno di nota sono in realtà le stime degli analisti dalle quali si evince che l’azienda non soddisfa gli obiettivi fissati dagli stessi dirigenti; in particolare, per il titolo esiste un potenziale al rialzo qualora i margini operativi raggiungessero il 6,4%, rispetto al target interno del 7% indicato dal management, conclude l’esperto di BMO.  

McDonald’s

Durante la pandemia McDonald’s Corp (NYSE:MCD), iconico colosso del fast-food, potrebbe essersi trovato in una posizione migliore rispetto ai ristoranti rivali.

La società era attiva nel miglioramento delle sue attività di drive-thru e di consegna già prima dell’inizio del 2020.

Ma in vista del 2021, McDonald’s resta un titolo di ristorazione da possedere, come ha affermato il 16 novembre Pete Najarian al programma ‘Halftime Report’ della CNBC; McDonald’s sta diventando “sempre più grande” nell’universo digitale, e questa si rivelerà una strategia vincente, ha spiegato l’analista.  

Gli investitori dovrebbero essere aperti alla possibilità che un pieno ritorno alla “normalità” potrebbe richiedere anni: fino ad allora, i consumatori potrebbero ancora dare la priorità agli ordini per via digitale, considerati come un’alternativa molto più sicura.

Starbucks

Starbucks Corporation (NASDAQ:SBUX) ha sicuramente visto diminuire il traffico del mattino, visto che molti dei clienti abituali della catena di caffè lavorano ancora da casa; ma il titolo potrebbe distinguersi con l’arrivo del vaccino per il fatto che l’azienda è rimasta un nome nuovo nella mente di tutti.

In particolare, secondo la società di analisi dei dati Placer.ai, la catena ha generato un forte “grado di urgenza” in occasione del “Red Cup Day” annuale, tenutosi il 6 novembre.

In effetti quel giorno l’azienda ha registrato un “massiccio” aumento del traffico pedonale, al punto da diventare il terzo giorno di maggior traffico degli ultimi tempi, dietro al Black Friday del 2019 e al 26 dicembre 2019.

La catena di caffè potrebbe non aver perso il passo nell’adattarsi ai desideri e alle esigenze in evoluzione dei consumatori; ci sono molte ragioni per credere che, mentre milioni di persone potenzialmente tornano ai loro uffici, la loro routine mattutina di andare a prendere il caffè da Starbucks proseguirà come prima.