L’impatto delle norme di direct listing sul futuro delle IPO

Secondo Bill Gurley, il cambiamento nel regolamento per le quotazioni dirette impiegato dalla SEC metterebbe “indiscutibilmente” fine alle IPO tradizionali

L’impatto delle norme di direct listing sul futuro delle IPO
2' di lettura

Martedì, l’investitore della Silicon Valley Bill Gurley ha dichiarato alla CNBC che la modifica alle quotazioni dirette approvata in giornata dalla Securities and Exchange Commission (SEC) porterà “indiscutibilmente” alla fine delle tradizionali offerte pubbliche iniziali (IPO).

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Cosa è successo: intervenendo al programma ‘Closing Bell’ della CNBC, il general partner di Benchmark ha salutato con favore la decisione della SEC sul tema delle quotazioni dirette, e ha affermato che siamo all’inizio di un’alternativa superiore rispetto alle IPO tradizionali, definite “antiquate” da Gurley.

L’investitore ha affermato che il processo delle IPO tradizionali ha “portato in un giorno a massicci trasferimenti di ricchezza direttamente da fondatori, dipendenti e investitori al lato acquisti”.

Gurley, che ha guidato gli investimenti in Uber Technologies Inc (NYSE:UBER) e Zillow Group Inc (NASDAQ:ZG), ha espresso critiche nei confronti delle IPO tradizionali.

“In futuro potrai andare su Robinhood e se vorrai partecipare a un’IPO, potrai farlo”, ha detto Gurley; “non facciamo scegliere a questi intermediari o custodi chi otterrà questo titolo sottovalutato”.

Perché è importante: Gurley ha affermato che negli ultimi cinque anni il processo di offerta pubblica iniziale si è deteriorato invece di migliorare; l’investitore ha identificato i casi di DoorDash Inc (NYSE:DASH) ed Airbnb Inc (NASDAQ:ABNB), i cui titoli sono spiccati rispettivamente dell’86% e del 112% in seguito alle IPO, definendone il rialzo “stravagante”, secondo quanto riportato separatamente dalla CNBC.

Martedì la SEC ha approvato la richiesta della Borsa di New York (NYSE), di proprietà di Intercontinental Exchange Inc (NYSE:ICE), per la modifica delle regole relative alla quotazione diretta.

Nell’approvare la richiesta, l’autorità regolatoria ha respinto le obiezioni sollevate dal Council of Institutional Investors, il quale aveva cercato di bloccare la mossa del NYSE, facendo riferimento a una minaccia alla tutela degli investitori.

L’approvazione iniziale da parte della SEC era arrivata ad agosto, quando l’ente regolatore aveva affermato che le società possono raccogliere capitali emettendo nuove azioni in una nuova variante del direct listing.

All’epoca John Tuttle, direttore commerciale del NYSE, aveva affermato che non si stava cercando di “rimpiazzare l’IPO”, ma piuttosto “di creare maggiori alternative per le aziende e gli investitori che cercano di attingere ai mercati pubblici”.

Ad agosto anche il Nasdaq Inc (NASDAQ:NDAQ) aveva proposto una modifica delle regole alla SEC, chiedendo all’autorità di regolamentazione di consentire alle aziende di raccogliere denaro tramite quotazione diretta.

Movimento dei prezzi: mercoledì le azioni di Intercontinental Exchange hanno chiuso in rialzo dello 0,55%, a 113,16 dollari; lo stesso giorno, le azioni Nasdaq hanno chiuso con un aumento dell’1,44%, a 129,90 dollari, e nell’after-hours sono poi scese dello 0,13%.

Foto di Kevin Hutchinson su Wikimedia