Gli shortisti su Tesla hanno perso 40 miliardi di dollari nel 2020

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Lo scorso anno il titolo Tesla è cresciuto del 743%: chi aveva scommesso su un calo delle azioni ha subito una vera e propria batosta

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Il 2020 è stato senza ombra di dubbio l’anno di Tesla: il titolo è cresciuto del 743% e molti investitori hanno portato a casa performance da capogiro. Ma tanti altri si stanno leccando le ferite. Sono quelli che in gergo borsistico vengono chiamati “shortisti”, coloro che ritenendo Tesla una “bolla” hanno scommesso su un calo del prezzo delle azioni. Secondo i calcoli di S3 Partners, nel 2020 questo folto gruppo di ribassisti ha perso circa 40 miliardi di dollari.

SHORTISTI SENZA SHORT

Una vera e propria debacle, secondo Ihor Dusaniwsky di S3 Partners, intervistato da CNN Business, che ha rischiato di lasciare molti investitori scettici senza neanche i soldi per comprare i pantaloncini (short in inglese) che Elon Musk, fondatore di Tesla, aveva scherzosamente messo in vendita a luglio. In quel momento, infatti, le azioni della casa automobilistica stavano prendendo quota e, accanto agli entusiasti sostenitori di Tesla, un nutrito gruppo di investitori era invece pronto a scommettere sul crollo delle azioni…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.

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