Mercati globali in calo su presa di profitto, Bitcoin sopra $31.000

Futures statunitensi, Europa e Asia in territorio negativo 

Mercati globali in calo su presa di profitto, Bitcoin sopra $31.000
3' di lettura

Nella giornata di venerdì i principali listini mondiali sono in rosso, mentre gli investitori si prendono una pausa per fare un po’ di presa di profitto dopo la fine del rialzo.

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Futures: venerdì, all’ultimo controllo, i futures sull’indice Dow Jones sono in ribasso dello 0,70% e quelli S&P 500 segnano -0,60%; i futures sul greggio WTI sono scesi dell’1,58% a 52,29 dollari, mentre quelli sull’oro registrano una flessione dello 0,35% a 1.859,30 dollari. Il rendimento dei Treasury decennali è sceso di 0,8 punti base all’1,099%. I futures sul VIX sono in aumento del 3,98% a 25,55.

Criptovalute: all’ultimo controllo, Bitcoin perdeva il 5,3% a 31.525 dollari ed Ethereum era in calo del 7,87% a 1.162,90 dollari. L’amministratore delegato e il team di ricerca di ARK Invest hanno difeso il settore delle criptovalute in seguito ai commenti di Janet Yellen sulla possibile attività illecita legata agli asset digitali; Yellen ha poi cambiato la sua posizione in una dichiarazione alla commissione del Senato degli Stati Uniti.

Asia: l’indice giapponese Nikkei ha chiuso in perdita dello 0,44%. A dicembre l’indice dei prezzi al consumo core del Giappone è sceso dell’1% su base annua; a gennaio l’indice di attività manifatturiera e quello dei servizi si sono contratti rispettivamente a quota 49,7 e 45,7.

L’indice cinese Shanghai Composite è sceso dello 0,40%, trascinato dalle perdite dei titoli finanziari e tecnologici. I progetti di proposta della Cina sulla tecnologia finanziaria hanno fatto scendere la valutazione di Ant Group, società sostenuta da Alibaba Group Holdings Ltd. (NYSE:BABA), a 108 miliardi di dollari.

L’indice australiano S&P/ASX 200 ha chiuso in calo dello 0,34%. Le vendite al dettaglio in Australia sono diminuite del 4,2% su base mensile e l’indice di attività dei servizi si è contratto a 55,8.

L’Hang Seng di Hong Kong ha perso l’1,57% con gli investitori che si sono spostati dai titoli finanziari e della vendita al dettaglio alle azioni dei settori tecnologico e sanitario.

Al momento della pubblicazione, l’indice indiano Nifty 50 lascia sul terreno l’1,04%, trascinato al ribasso dal calo dei titoli bancari, sanitari, del settore dei metalli e di quello delle materie prime. Oggi sono attesi i dati sulle riserve in valuta estera dell’India. L’indice sudcoreano KOSPI è sceso dello 0,64%.

Europa: al momento della pubblicazione, l’Euro Stoxx 50 perdeva lo 0,56%, con la Banca Centrale Europea che ha mantenuto i tassi di interesse invariati ma ha avvertito che l’aumento dei casi di COVID-19 rappresenta un rischio per la ripresa economica. A gennaio l’indice di attività manifatturiera dell’Eurozona si è contratto a 54,7 e quello sull’attività dei servizi è sceso a 45, battendo comunque le stime di consenso su entrambi i fronti.

Sempre al momento della pubblicazione, il FTSE 100 di Londra è in ribasso dello 0,35%. A dicembre le vendite al dettaglio nel Regno Unito sono aumentate dello 0,3% su base mensile e del 2,9% su base annua, mancando le stime di consenso su entrambi i fronti; l’indebitamento netto del settore pubblico è salito a 33,38 miliardi di sterline.

L’indice tedesco DAX 30 è in diminuzione dello 0,50% dopo che a gennaio l’indice manifatturiero è sceso a 57 e l’indice dei servizi è leggermente arretrato a 46,8.

L’indice francese CAC 40 è in calo dello 0,59% per via del calo dell’attività manifatturiera e dei servizi di gennaio.

Al momento della pubblicazione, l’indice spagnolo IBEX 35 registra una flessione dello 0,70%.

Trading sul forex: i futures sull’indice del dollaro segnano -0,02% a 90,105; il dollaro si è indebolito dello 0,14% contro l’euro, ma ha guadagnato lo 0,36% contro la sterlina, lo 0,16% contro lo yen giapponese e lo 0,23% contro lo yuan cinese.