Nella corsa al 5G la sicurezza dei dati conta più della velocità

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Per Neuberger Berman nella gara globale al lancio della connettività 5G a vincere non sarà chi primeggerà nella velocità di diffusione, ma le società che sapranno garantire il maggior livello di sicurezza possibile, come ad esempio Crowdstrike

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Lo scorso 2 febbraio l’FBI ha scoperto che il National Finance Center (NFC), un’agenzia federale per i salari dell’U.S. Department of Agriculture (USDA), è stato violato sfruttando un difetto del software SolarWinds Orion. È solo l’ultimo, in ordine cronologico, del lungo elenco di attacchi informatici che si stanno evolvendo, diventando sempre più sofisticati e pericolosi. Una proliferazione che ha spinto il presidente Joe Biden a promettere di incrementare gli investimenti destinati alla sicurezza informatica. Ma anche le società private e molti settori pubblici stanno incrementando i loro stanziamenti in questo ambito.

75 MILIARDI DI DISPOSITIVI CONNESSI

“Se da un lato la tecnologia 5G favorirà lo sviluppo e la diffusione di molteplici nuove applicazioni e innovazioni rivoluzionarie, dall’altro presenta anche maggiori rischi per la sicurezza informatica”, fa sapere il team di gestione del comparto Neuberger Berman 5G Connectivity. Una considerazione che poggia sulla previsione in base alla quale il boom della connettività 5G, farà raddoppiare il numero di endpoint (ovvero il numero di dispositivi connessi alla rete 5G come smartphone, laptop, dispositivi medici, …), nel periodo 2020-2025, fino a raggiungere i 75 miliardi di dispositivi connessi: una diffusione che permetterà agli hacker di lanciare attacchi informatici multidimensionali…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.