“Cautamente ottimisti sul debito dei mercati emergenti”

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Per Brett Diment (Aberdeen Standard Investments) un atteso forte rimbalzo della crescita economica globale e la presidenza Biden favoriscono l’asset class che tuttavia, dopo i recenti rialzi, richiede un approccio selettivo

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Un forte rimbalzo della crescita economica globale e una nuova presidenza statunitense più prevedibile nella politica commerciale. Questi due fattori, secondo Brett Diment, Head of Global Emerging Market Debt di Aberdeen Standard Investments, giocano a favore del debito dei paesi emergenti.

LA CRESCITA 2021 DEI MERCATI EMERGENTI STIMATA AL +6%

“Dopo una contrazione stimata dal FMI del -3,3% nel 2020, prevediamo quest’anno una ripresa forte, con una stima di crescita per i mercati emergenti del +6%, trainata dalla Cina che dovrebbe registrare un incremento del PIL di circa l’8%”, dichiara Diment, per il quale non ci sono all’orizzonte pericoli legati all’aumento dell’inflazione, che normalmente tende a spingere le banche centrali ad alzare i tassi di interesse. “I prezzi al consumo nel mondo sono stati insolitamente bassi per molto tempo già prima del Covid-19 e tutto indica che i tassi di interesse resteranno a lungo agli attuali livelli ai minimi storici. Questo, insieme al continuo sostegno da parte della spesa pubblica, è favorevole all’obbligazionario emerging markets”, spiega il manager di Aberdeen Standard Investments...

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.