3 candidati allo short squeeze nel settore tech

3 titoli a basso flottante che potrebbero assistere a una copertura delle loro posizioni short: Koss, Kubient e iSun

3 candidati allo short squeeze nel settore tech
3' di lettura

I titoli a basso flottante possono essere fra quelli più volatili sul mercato, e se ci aggiungiamo uno short squeeze i guadagni potenziali a breve termine su un titolo del genere possono essere eccezionali.

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Il flottante di un titolo rappresenta il numero di azioni che vengono scambiate liberamente sui mercati quotati. Dato che gli insider e gli investitori istituzionali generalmente non scambiano le proprie azioni quotidianamente, queste ultime generalmente non contribuiscono alla liquidità a breve termine del titolo; il flottante, dunque, è il numero di azioni che restano dopo aver tenuto conto di quelle detenute dagli insider e dagli investitori istituzionali.

Perché è importante? Quando un titolo acquisisce slancio positivo sul mercato, i cosiddetti momentum buyers (ovvero coloro che comprano sul momentum) possono precipitarsi sul titolo tutti in una volta; se un titolo ha un grande numero di posizioni scoperte, la copertura degli short può far rapidamente aumentare la domanda per le azioni, innescando uno short squeeze. Dal momento che i titoli a basso flottante hanno un numero relativamente basso di azioni scambiate liberamente, un forte squilibrio tra domanda e offerta può fungere da carburante per i prezzi delle azioni.

L’acquisto di un titolo a basso flottante con un gran numero di posizioni allo scoperto, di per sé non è garanzia di short squeeze: innanzitutto deve sussistere un qualche tipo di catalizzatore che faccia muovere il titolo, ma i trader possono tenere d’occhio questi titoli nel tentativo di individuare qualsiasi segno di vita per provare a catturare la gran parte di un movimento al rialzo potenzialmente grande.

I candidati allo short squeeze: ecco dunque tre titoli del settore tech che hanno tutti gli ingredienti per poter registrare un importante short squeeze.

Koss Corporation (NASDAQ:KOSS)
Koss produce cuffie e accessori stereo, e il suo titolo ha già dimostrato di essere capace di compiere uno short squeeze. A gennaio i trader di WallStreetBets hanno spinto le azioni di Koss da meno di 4 dollari a 127,45 dollari in pochi giorni; da allora il titolo è tornato a circa 25 dollari, ma conserva ancora un potenziale esplosivo.

Secondo i dati di Finviz, Koss ha un flottante di soli 1,56 milioni di azioni e una percentuale di posizioni short sul flottante del 38,4%.

Kubient Inc (NASDAQ:KBNT)
Kubient è un altro titolo sotto osservazione del settore tech che il mese scorso ha già subito un significativo short squeeze. A metà febbraio il titolo di pubblicità video è spiccato da meno di 6 dollari fino a un massimo di 16,26 dollari, prima di stabilizzarsi nuovamente sotto i 7 dollari.

Con un flottante di soli 4,97 milioni di azioni e una percentuale di posizioni short sul flottante del 24,3%, Kubient ha ancora un sacco di carburante nel serbatoio per poter realizzare un altro short squeeze.

iSun Inc (NASDAQ:ISUN)
iSun, precedentemente nota come The Peck Company Holdings, Inc., a gennaio ha completato una fusione con iSun Energy LLC. A fine gennaio la notizia della fusione ha fatto salire le azioni Peck da meno di 6 dollari a 32,24 dollari, dopodiché l’effetto benefico su questo titolo di ingegneria, approvvigionamento e edilizia solare si è esaurito.

Le azioni sono ora tornate sotto al livello dei 13 dollari, ma un flottante di 2,54 milioni di azioni e una percentuale di posizioni short sul flottante del 20,2% rendono lo short squeeze una possibilità concreta.