Tesla, doppio addebito ai clienti per l’acquisto di auto nuove

Gli acquirenti non sarebbero ancora riusciti a farsi rimborsare dal produttore di veicoli elettrici

Tesla, doppio addebito ai clienti per l’acquisto di auto nuove
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Tesla Inc. (NASDAQ:TSLA) ha addebitato due volte il pagamento ad alcuni clienti che hanno acquistato auto nuove, facendo provare loro un senso di frustrazione quando hanno chiesto un rimborso, secondo un report della CNBC.

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Cosa è successo: i clienti hanno infatti raccontato esperienze di addebiti duplicati da parte di Tesla al momento dell’acquisto delle loro nuove auto elettriche, nonché la loro esperienza straziante per cercare di ottenere il rimborso delle spese aggiuntive, come spiega il report; uno dei clienti alla fine del mese dovrà pagare commissioni di massimo scoperto e spese finanziarie sulle fatture della carta di credito in scadenza.

Gli acquirenti interessati hanno affermato alla CNBC che gli importi prelevati dai loro conti variavano da 37.000 dollari, ovvero il prezzo di una versione base della berlina Tesla Model 3 2021, a circa 71.000 dollari, cioè il prezzo di un crossover Tesla Model Y con opzioni premium.

Tesla ora accetta pagamenti in Bitcoin (BTC) oppure il sistema di compensazione automatizzato dei pagamenti con addebito diretto (ACH) per i clienti che pagano in anticipo e online; due dei clienti intervistati dalla CNBC hanno affermato di aver ricevuto le auto ordinate attraverso il processo di consegna contactless, descritto da Tesla come sicuro e conveniente durante la pandemia di COVID-19.

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Per completare l’ordine, i clienti dovevano caricare l’attestato di assicurazione e la patente di guida e scegliere un metodo di pagamento; gli acquirenti hanno quindi inserito il conto e le coordinate bancarie e hanno autorizzato il trasferimento dei fondi.

I clienti, tuttavia, sono rimasti scioccati nel vedere che i loro conti avevano subito un doppio addebito; Tesla ha detto ai clienti di chiedere alle loro banche di annullare gli addebiti, mentre le banche hanno affermato che sarebbe stato più veloce gestire le cose attraverso Tesla. Secondo quanto riferito, i clienti starebbero ancora aspettando i loro rimborsi.

Perché è importante: a differenza di altre case automobilistiche, Tesla non ha una tradizionale rete di concessionari in franchising, dunque risulta difficile per i clienti ricevere i rimborsi per i doppi addebiti; i clienti hanno riscontrato un lento processo per la restituzione dei pagamenti da parte di Tesla.

L’anno scorso diversi clienti Tesla si sono lamentati per i cosiddetti acquisti accidentali (effettuati tramite il cosiddetto “butt dial”); a ottobre dell’anno scorso è infatti emerso che il proprietario di un veicolo Model 3 ha affermato di aver acquistato per sbaglio un aggiornamento software da 4.280 dollari per la sua berlina e che non è riuscito a ottenere un rimborso dalla casa automobilistica.

Sebbene l’amministratore delegato di Tesla Elon Musk abbia promesso che il problema sarebbe stato risolto, il cliente ha affermato di aver ricevuto un rimborso completo soltanto dopo aver “scatenato l’inferno su Twitter”.

Movimento dei prezzi: lunedì le azioni di Tesla hanno chiuso con una flessione dell’1,2% a 611,29 dollari e nella sessione after-hours hanno ceduto un ulteriore 0,6%.