Perché non si deve rinunciare alle obbligazioni corporate dei mercati emergenti

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Per gli esperti di Credit Suisse i corporate bond emergenti offrono uno spread creditizio maggiore e una leva finanziaria netta minore a parità di rating rispetto agli omologhi dei paesi sviluppati

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Le basi del debito corporate dei mercati emergenti sono state gettate nel novembre 2007 quando JP Morgan lanciò la sua serie di Corporate Emerging Markets Bond Index (CEMBI). Da allora la composizione è notevolmente cambiata, rispecchiando la crescita e l’evoluzione della classe di attivi. Anche la diversificazione per paese è aumentata notevolmente: 59 paesi (contro i 16 precedenti) sono ora rappresentati nell’indice. Nel 2007, i primi cinque paesi costituivano il 70% dell’indice, oggi solo il 26%.

RAPPRESENTATI 12 SETTORI

Sono rappresentati 12 settori (invece dei 7 originari) con il peso maggiore per i finanziari, seguito da quello delle risorse naturali, sulla scia della grande ricchezza di molte economie emergenti. In termini di rating medio, infine, il JP Morgan CEMBI Broad Diversified Index si colloca all’estremo inferiore della fascia investment grade, con una valutazione Baa3 / BBB– / BBB– (Moody’s/S&P/ Fitch). Per quanto riguarda i rischi specifici connessi ai mercati emergenti che gli investitori devono prendere in considerazione, in primis figurano la stabilità politica e il quadro normativo e istituzionale delle economie emergenti che accusano ritardi rispetto ai mercati sviluppati…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.