Investire in infrastrutture per un mondo post-Covid sostenibile

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Columbia Threadneedle Investments sottolinea che la componente Social dei fattori ESG diventa prioritaria e si collega strettamente con la lotta al cambiamento climatico con grandi benefici anche per l’occupazione

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Il Covid-19 ha profondamente cambiato l’idea di investimento sostenibile in infrastrutture, perché il suo impatto economico ha spinto la spesa pubblica a livelli senza precedenti in aree come la sanità, l’istruzione e i programmi per l’occupazione. Allo stesso tempo si è registrato un livello record di emissioni di social bond per questi progetti. Morningstar stima che i patrimoni dei fondi sostenibili europei abbiano superato per la prima volta i 1.000 miliardi di dollari e solo nel terzo trimestre del 2020 hanno raccolto più di 50 miliardi di euro. Prima della pandemia, l’investimento sostenibile si concentrava su ambiente e mitigazione del cambiamento climatico, con maggior enfasi sul primo dei 3 fattori ESG.

UNA SPINTA CHE VA OLTRE LA PANDEMIA

Ora invece, sottolineano Benjamin Kelly, Analista senior – Ricerca globale e Ingrid Edmund, Gestore di portafoglio senior, di Columbia Threadneedle Investments, la S di Social è diventata prioritaria ed è improbabile che la spinta si attenui dopo la pandemia. Gli investitori prendono sempre più coscienza del fatto che l’integrazione dei fattori ESG non serve solo a limitare il rischio, ma è una fonte di rendimento e un’opportunità per creare ulteriore valore. Le restrizioni ai viaggi, il calo dell’attività industriale e il rallentamento della produzione di energia durante la pandemia hanno fatto diminuire le emissioni globali fino al 7% nel 2020, con un effetto che dovrebbe proseguire nel 2021…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.