Tesla, nuovo impianto in Cina per archiviazione dati locali

L’azienda conserverà a livello locale i dati delle auto vendute nel Paese; la mossa arriva in un contesto di maggiore controllo normativo da parte di Pechino

Tesla, nuovo impianto in Cina per archiviazione dati locali
2' di lettura

Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) ha istituito un data center sul suolo cinese per conservare i dati di tutti i veicoli venduti nel Paese, come riferito martedì da CnEVPost.

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Cosa è successo: secondo quanto riporta CnEVPost, in futuro la casa automobilistica guidata da Elon Musk prevede di creare altri data center locali sul territorio cinese.

La mossa segue l’annuncio fatto ad aprile dal vicepresidente di Tesla Grace Tao, che durante il primo giorno del Salone dell’auto di Shanghai ha dichiarato che l’azienda si conformerà alle leggi e ai regolamenti cinesi durante la raccolta dei dati nel Paese.

Secondo un documento del Ministero cinese dell’Industria e dell’Informatica visionato da CnEVPost, si prevede che le informazioni personali e i dati importanti generati e raccolti durante il funzionamento dei veicoli smart in Cina verranno archiviati nel Paese secondo le disposizioni pertinenti.

In precedenza il ministero aveva richiesto commenti dal pubblico sulla regolamentazione della gestione delle auto smart.

Perché è importante: questa settimana la Cina ha posto un ulteriore freno a Tesla, vietando alle auto dell’azienda l’ingresso all’interno dei complessi governativi.

A marzo il governo cinese aveva limitato l’accesso ai veicoli Tesla nelle zone militari e nelle aziende statali, adducendo ragioni di sicurezza nazionale a causa della presenza di telecamere sui veicoli.

Ad aprile Tao aveva dichiarato che i consumatori possono disattivare i sensori Tesla e quelli configurati per rendere la guida più sicura.

Recentemente, il co-fondatore di Telegram Pavel Durov ha criticato Apple Inc (NASDAQ:AAPL) per essersi inchinata al governo cinese, sottolineando il coinvolgimento di Cupertino nella censura e nella sorveglianza praticata da Pechino.

Durov aveva condiviso un articolo del New York Times in cui si evidenzia come il produttore di iPhone si stia preparando a conservare i dati personali dei suoi clienti cinesi all’interno del Paese su server gestiti da una società di stato.