Pictet: andare a caccia di rendimento con le obbligazioni a breve scadenza

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Stéphane Ruegg, Senior Client Portfolio Manager di Pictet AM, crede che sia ancora possibile strappare un buon rendimento, tutto sta nel lavorare sulle giuste scadenze

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A giugno 2013, mentre la ripresa prendeva slancio e l’inflazione rialzava la testa, la Fed inasprì la politica con il famoso ‘Taper tantrum’, facendo scattare un brusco rialzo dei tassi dei titoli di Stato. Oggi i mercati si trovano di fronte a circostanze simili, mentre si dibatte la natura temporanea o strutturale dell’inflazione. In questo contesto è comunque ancora possibile cercare e trovare rendimenti appetibili nel reddito fisso, soprattutto nel segmento High Yield. Lo sottolinea Stéphane Ruegg, Senior Client Portfolio Manager di Pictet Asset Management, secondo cui la chiave del successo consiste soprattutto nel puntare sulle scadenze giuste.

GLI HIGH YIELD VANNO BENE NELLE FASI DI RIPRESA

Tradizionalmente i bond High Yield, vale a dire con rating inferiore a BBB-, tendono a fornire buoni rendimenti nelle fasi di ripresa, sovraperformando gli altri segmenti del reddito fisso. La gamma di emittenti è vasta, e va da piccole entità spesso una sola tranche, fino a grandi multinazionali su scala globale. La performance arriva in primo luogo, spiega Ruegg, dal miglioramento economico, che consente agli spread di assorbire il rialzo dei tassi dei titoli di Stato, mentre ricavi, utili e cashflow aumentano e l’indebitamento rimane stabile. Il rischio di default, metrica principale nell’analisi del segmento, si attenua, e il ritorno atteso migliora con l’aumento dei prezzi dei bond…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.