Swetha Ramachandran, Investment Manager e Responsabile del fondo GAM Luxury Brands Equity di GAM, vede nell’evoluzione digitale del lusso uno spazio virtuale immersivo, con nuove opportunità d’investimento
Il ritmo del cambiamento sta accelerando in misura esponenziale nel settore del lusso, che finora, ha fondato la propria esclusività sul concetto di permanenza e ‘intramontabilità’. Grazie alla convergenza tra videogiochi, moda e criptovalute, l’innovazione genera una nuova mentalità e un ecosistema che ruota attorno al consumo di arte, moda e oggetti di lusso da collezione in formato digitale. Resta da vedere se il digitale continuerà a esistere in parallelo al lusso reale, o lo ingloberà, o avrà la meglio sul paradigma attuale basato sul marchio e sulla vendita al dettaglio.
I CASI DELL’OLANDESE THE FABRICANT E DI GUCCI
Lo rileva Swetha Ramachandran, Investment Manager e Responsabile del fondo GAM Luxury Brands Equity di GAM, ricordando che nel 2019 la start-up olandese The Fabricant ha venduto il suo primo vestito solo digitale, “Iridescence”, attraverso la blockchain per 9.500 dollari, mentre il fondatore del marchio Kerry Murphy si è detto convinto che l’azienda sarà la prima miliardaria nella moda digitale. A maggio 2021 Gucci, in occasione del centenario, ha utilizzato la piattaforma di giochi online Roblox per creare un’esperienza virtuale e immersiva nel metaverso, “Gucci Garden”, che poi ha portato alla rivendita della borsa da collezione digitale Queen Bee Dionysus a 4.115 dollari, rispetto ai 3.400 dollari della versione “reale”…
Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.