CEO Coinbase lamenta comportamento della SEC

L’agenzia di regolamentazione statunitense minaccia di portare in tribunale l’exchange di criptovalute per il suo nuovo prodotto di prestito

CEO Coinbase lamenta comportamento “sospetto” della SEC
3' di lettura

Brian Armstrong, amministratore delegato di Coinbase Global Inc (NASDAQ:COIN), nella tarda serata di martedì ha attaccato pesantemente la Securities and Exchange Commission (SEC) sui social media.

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Cosa è successo

Attraverso una serie di tweet, Armstrong ha raccontato quanto accaduto tra la piattaforma di trading di criptovalute e la SEC, descrivendo il comportamento dell’agenzia di regolamentazione del mercato come “sketchy” (sospetto).

Riferendosi al prodotto ‘Lend’ di Coinbase ancora da lanciare, Armstrong ha affermato che la società aveva “in programma di renderlo operativo” entro poche settimane e aveva fornito alla SEC un “avviso amichevole e un briefing”.

“Hanno risposto dicendoci che questa funzione di prestito è un titolo finanziario”, ha scritto Armstrong. “Come può il prestito essere un titolo finanziario? Dunque abbiamo chiesto alla SEC di aiutarci a capire e di condividere il loro punto di vista”.

“Si rifiutano di dirci perché pensano che sia un titolo finanziario, e invece ci chiedono di presentare in giudizio una serie di documenti (e ci atteniamo alla richiesta), richiedono testimonianze dai nostri dipendenti (e ci atteniamo alla richiesta), e poi ci dicono che ci faranno causa qualora procediamo al lancio del prodotto, senza alcuna spiegazione sul perché.”

Armstrong ha dichiarato che Coinbase è “impegnata a rispettare la legge”, ma ha esortato la SEC a pubblicare delle linee guida e “a farle rispettare in modo uniforme in tutto il settore allo stesso modo”.

Tuttavia, secondo Armstrong, la SEC si rifiuta di “offrire qualsiasi parere per iscritto”. Per il CEO di Coinbase si tratta di “​tattiche intimidatorie a porte chiuse; qualunque sia la loro teoria, sembra un modo per guadagnare terreno rispetto ad altri organi regolatori”.

L’amministratore delegato di Coinbase ha affermato che la SEC si è rifiutata di incontrarlo quando questi si è recato a Washington a maggio di quest’anno; secondo quanto dichiarato da Armstrong, l’agenzia gli avrebbe detto: “non incontreremo nessuna società di criptovalute”.

Perché è importante

Il prodotto Lend all’inizio offre un rendimento percentuale annuo del 4% su USD Coin (CRYPTO:USDC); la piattaforma è aperta per la pre-iscrizione.

Paul Grewal, Chief Legal Officer di Coinbase, ha affermato in un post sul blog dell’azienda che Lend non ha i requisiti per essere considerato un titolo finanziario, in quanto non è né un contratto né un’obbligazione.

“Abbiamo condiviso questa visione e i dettagli di Lend con la SEC. Dopo il nostro primo incontro abbiamo risposto a tutte le domande della SEC per iscritto e poi di nuovo di persona, ma non abbiamo ricevuto molte risposte”, ha scritto Grewal.

Secondo Grewal, la SEC sta valutando il prodotto attraverso i casi della Corte Suprema chiamati Howey and Reves; l’autorità normativa non ha condiviso la valutazione, ma ha solo detto a Coinbase di aver utilizzato quella particolare metodologia. I due casi risalgono rispettivamente al 1946 e al 1990.

Grewal ha dichiarato che, a seguito degli sviluppi, Coinbase non lancerà Lend almeno fino a ottobre.

Il mese scorso la SEC ha intentato la sua prima causa contro un’organizzazione per le sue attività relative alla finanza decentralizzata (DeFi), sostenendo che avrebbe proceduto alla vendita di titoli finanziari non registrati.

Il mese scorso il presidente della SEC Gary Gensler ha suggerito che alcuni progetti DeFi hanno caratteristiche che li fanno apparire come il tipo di entità che la SEC ha il compito di supervisionare, ha riferito il Wall Street Journal.

A dicembre la SEC ha citato in giudizio Ripple, la società associata a XRP (CRYPTO:XRP), sostenendo che questa avrebbe condotto un’offerta di titoli finanziari non registrati da 1,3 miliardi di dollari.

Movimento dei prezzi

Martedì le azioni Coinbase hanno chiuso la sessione regolare in ribasso del 4,18% a 266,81 dollari e in after-market sono salite di quasi lo 0,2%. L’exchange consente il trading di criptovalute come Bitcoin (CRYPTO:BTC), Ethereum (CRYPTO:ETH) e Dogecoin (CRYPTO:DOGE).

Foto per gentile concessione di Marco Verch Professional su Flickr