In attesa della Bce i rendimenti dei Bund potrebbero risalire, ma i rischi sono contenuti

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Neuberger Berman stima che la Bce potrebbe aprire la strada alla riduzione degli acquisti del Pepp ma il rialzo dei tassi resta lontano. I rendimenti dei Bund tedeschi riflettono troppo pessimismo sull’economia

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Dopo l’annuncio sul possibile avvio del tapering della Fed a Jackson Hole, con il rialzo dei tassi spostato avanti nel tempo, gli occhi sono ora puntati sulla Bce che giovedì 9 potrebbe segnalare che si prepara a seguire le orme di Jay Powell. Il PIL dell’Eurozona ha battuto ogni aspettativa di crescita, che dovrebbe superare il 5% sia nel 2021 che nel 2022, sostenuta dai consumi e dagli investimenti. I fondi del Next Generation EU dovrebbero stimolare in diversi settori programmi di potenziamento della produttività e dell’efficienza, con un uso intensivo di capitali, e anche attenuare il divario Nord-Sud, portare a una riduzione della disoccupazione giovanile e indebolire l’attrattiva del populismo in Germania, Francia e Italia.

SULL’INFLAZIONE ANCHE PRESSIONI SINDACALI

Sono le considerazioni delle Prospettive settimanali del CIO firmate da Patrick Barbe, Head of European Investment Grade Fixed Income, di Neuberger Berman, secondo cui potrebbe essere partito un trend inflattivo, visto che in Germania la crescita dei prezzi ha accelerato a livelli che non si vedevano dall’estate 2008. Barbe segnala anche i primi segnali di rafforzamento del potere negoziale dei sindacati, in particolare della manodopera specializzata, indispensabile per lo sviluppo delle infrastrutture, che ora esigono che le retribuzioni tengano il passo dell’inflazione, talora minacciando anche scioperi…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.