Amundi: banche centrali al bivio, occhio all’inflazione

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Le banche centrali si stanno muovendo in maniera asincrona, più falco la banca norvegese, più cauti altri istituti come la Bce. Gli investitori monitorano con attenzione la situazione economica

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Da una parte ci sono le Banche centrali pronte ad attuare la stretta monetaria, dall’altra la ripresa che stenta a decollare, frenata anche dalla diffusione delle varianti del Covid-19. Il tema centrale per i prossimi anni sarà quello della “crescita insufficiente”, secondo Monica Defend, Global Head of Research di Amundi. “Gli investitori devono prestare grande attenzione al mercato del lavoro – ha sottolineato l’analista – alle spese, al consumo e ai dati sull’inflazione prima di decidere l’asset allocation in un periodo in cui le banche centrali stanno cercando di bilanciare il picco della crescita economica e dell’aumento dei prezzi”.

LA BANCA CENTRALE NORVEGESE FA DA APRIPISTA

La banca centrale norvegese è stata la prima del mondo occidentale ad aumentare i tassi di interesse dopo l’emergenza pandemica. La Norges Bank ha alzato i tassi dello 0,25% sulla spinta della ripresa economica e dei crescenti squilibri finanziari. Come sottolinea la commentatrice di Amundi, anche la Fed e la Bank of England hanno assunto un atteggiamento meno accomodante del previsto, preannunciando dei cambiamenti scatenando una correzione globale sul mercato obbligazionario. Per il momento non ci sono stati scossoni sui mercati azionari che aspettano di vedere le prossime trimestrali per capire meglio la situazione economica globale…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.