Tassi, la volatilità segnala un “risveglio” delle banche centrali

Tassi, la volatilità segnala un “risveglio” delle banche centrali
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Secondo gli esperti di Neuberger Berman, la volatilità dei tassi riflette il cambiamento della narrativa sull’inflazione e potrebbe accelerare l’adeguamento delle politiche monetarie delle banche centrali

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Le parole “inflazione” e “transitoria” sono diventate familiari sui mercati finanziari. La prima è sulle prime pagine mentre i prezzi di materie prime, merci e servizi stanno crescendo vertiginosamente in tutto il mondo, mentre le rassicurazioni sulla sua natura transitoria sono ormai la narrativa standard delle banche centrali. Quando gli investitori hanno iniziato a scontare i timori di aumento dell’inflazione nelle aspettative sui tassi delle banche centrali, hanno sorprendentemente incontrato ben poca resistenza e solo alcune banche centrali dell’anglosfera si sono spinte a confermare apparentemente le preoccupazioni assumendo un tono più restrittivo.

TRANSITORIETÀ MENO CREDIBILE

Parte da questa premessa Neuberger Berman nelle Prospettive settimanali del CIO firmate da Brad Tank, Chief Investment Officer—Fixed Income, Thanos Bardas, Global Co-Head of Investment Grade, Yanick Loirat, Senior Portfolio Manager—European Investment Grade e Olumide Owolabi, Senior Portfolio Manager—Investment Grade sotto il titolo “Il risveglio dall’ibernazione delle banche centrali”. Gli esperti della casa d’investimento sottolineano che da questa situazione è derivata un’impennata della volatilità nel tratto a breve delle curve dei tassi mondiali, insieme alla percezione sempre più diffusa che la narrativa sulla “transitorietà” stia per essere accantonata e che le banche centrali si stiano risvegliando dall’ibernazione che ha caratterizzato l’era pandemica…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.