Vontobel: la biodiversità fattore guida degli Esg

Vontobel: la biodiversità fattore guida degli Esg
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La S di social nei criteri di investimento sostenibile merita molta attenzione perché ci sono aree con grande potenziale di sviluppo e di attrattività per gli investitori

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La E di ESG ha assunto un ruolo di primo piano nell’impact investing negli ultimi anni, mentre la S è venuta alla ribalta solo di recente, con focus su fattori sociali come la povertà, l’assistenza sanitaria, l’istruzione e la disuguaglianza. Ma per molti i fattori sociali sono ancora più un lusso filantropico che un obiettivo di investimento. L’economia della biodiversità potrebbe innescare un ripensamento in quanto cruciali per raggiungere alcuni dei più importanti obiettivi di impatto sociale. Lo sottolineano Elena Tedesco, Portfolio Manager, e Joanna Frontczak, analista, entrambe di Vontobel, secondo cui la mancanza dell’equivalente net-zero è un freno all’agenda sociale.

MANCANZA DI ZELO NORMATIVO

Secondo le due esperte di Vontobel, parte del problema che la S ha un posto in secondo piano nell’agenda ESG per la mancanza di uno zelo normativo sistematico, di tasse e incentivi sulle questioni sociali paragonabili all’impegno per le questioni ambientali. Non c’è un equivalente net-zero, o un equivalente della carbon tax che punisca ad esempio le aziende che non hanno un’adeguata rappresentanza femminile nel top management. Alcuni fattori sociali hanno attirato l’attenzione più di altri, un numero crescente di aziende si sforza di dimostrare che stanno contribuendo con buone pratiche di risorse umane, uguaglianza di genere e buone condizioni di lavoro, mentre sono sempre stati in primo piano la sicurezza dei dipendenti nelle costruzioni…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.