Pre-market: bene futures USA, attesa dati disoccupazione

Un’occhiata ai mercati da Benzinga: si attendono le trimestrali di American Airlines, Netflix e Union Pacific

Pre-market: bene futures USA, attesa dati disoccupazione
3' di lettura

Movimenti in pre-apertura

Nei primi scambi in pre-market i futures azionari statunitensi erano in aumento dopo che nella sessione precedente l’indice Dow Jones ha perso circa l’1%. Gli investitori sono in attesa dei risultati degli utili da American Airlines Group Inc. (NASDAQ:AAL), Netflix, Inc. (NASDAQ:NFLX) e Union Pacific Corporation (NYSE:UNP).

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I dati sulle richieste di nuovi sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti per la scorsa settimana verranno diffusi alle ore 8:30 ET: gli analisti prevedono che nella settimana del 15 gennaio le richieste siano scese a 207.000 unità rispetto alle 230.000 della settimana precedente. L’indice manifatturiero della Federal Reserve di Philadelphia per gennaio sarà comunicato alle 8:30 ET; i dati sulle vendite di abitazioni negli Stati Uniti per il mese di dicembre verranno resi noti alle 10:00 ET.

I futures sul Dow Jones Industrial Average balzavano di 104 punti a 35.014, quelli sull’S&P 500 erano in aumento di 17,50 punti a 4.541,75 e i futures sul Nasdaq guadagnavano 98,75 punti a 15.132,25.

Ad oggi negli Stati Uniti è stato registrato il numero più elevato di casi e di decessi per coronavirus al mondo, con un totale di oltre 69.808.350 contagi e circa 880.970 vittime; intanto l’India ha registrato un totale di almeno 38.218.770 casi di COVID-19, mentre il Brasile ne ha confermati oltre 23.420.860.

I prezzi del petrolio sono scesi, coi futures sul Brent in calo dell’1% a 87,60 dollari al barile; i futures sul WTI hanno registrato un ribasso dello 0,5% a 86,55 dollari al barile. Il report settimanale dell’Energy Information Administration (EIA) sulle riserve di gas naturale degli Stati Uniti in stoccaggio sotterraneo verrà diffuso alle ore 10:30 ET; il report settimanale dell’EIA sulle scorte di petrolio degli USA sarà pubblicato alle 11:00 ET.

Uno sguardo ai mercati globali

I listini europei hanno avviato gli scambi perlopiù in aumento: l’indice STOXX Europe 600 saliva dello 0,1%, l’indice spagnolo Ibex guadagnava lo 0,3%, il FTSE 100 di Londra era in aumento dello 0,4%, mentre il francese CAC 40 arretrava dello 0,1%; il tedesco DAX 30 faceva segnare +0,2%. A dicembre l’inflazione alla produzione in Germania ha raggiunto un nuovo massimo storico del 24,2% dal 19,2% di novembre.

Oggi i mercati asiatici hanno terminato la sessione contrastati: l’indice giapponese Nikkei è salito dell’1,1%, l’indice Hang Seng di Hong Kong è balzato del 3,42%, il cinese Shanghai Composite è arretrato dello 0,09%, l’indice australiano S&P/ASX 200 ha guadagnato lo 0,1% e l’indiano BSE Sensex ha fatto segnare -1,6%. La Banca centrale cinese ha ridotto i tassi di interesse di riferimento per i prestiti alle imprese e alle famiglie. Nel mese di dicembre il tasso di disoccupazione dell’Australia è sceso al 4,2% dal 4,6% del mese precedente. A dicembre le esportazioni dal Giappone sono cresciute del 17,5% su base annua raggiungendo il massimo storico di 7.881,43 miliardi di yen e le importazioni hanno avuto un aumento del 41,1% su base annua raggiungendo il massimo record di 8.463,79 miliardi.

Raccomandazioni degli analisti

Gli analisti di Jefferies hanno declassato il titolo Ford Motor Company (NYSE:F) da Buy a Hold e hanno annunciato un target price di 25 dollari.

Negli scambi pre-market le azioni Ford erano in calo del 2,4% a 21,91 dollari.

Ultime notizie

  • Alcoa Corporation (NYSE:AA) ha registrato utili del quarto trimestre migliori del previsto.
  • Il CEO di Tesla Inc (NASDAQ:TSLA) Elon Musk è stato invitato dai governi di almeno sei stati dell’India a creare un impianto di produzione con loro, ha riferito The Indian Express mercoledì.
  • United Airlines Holdings (NASDAQ:UAL) ha registrato una perdita del quarto trimestre inferiore al previsto e le vendite hanno superato le stime degli analisti.
  • Bob Chapek, l’amministratore delegato di The Walt Disney Co (NYSE:DIS), ha visto il suo compenso salire a 32,5 milioni di dollari, secondo un comunicato depositato mercoledì presso la Securities and Exchange Commission.