Braccio di ferro sulle crypto tra Putin e Banca centrale

Le dichiarazioni di Putin arrivano in risposta alla proposta della Banca centrale russa di introdurre un divieto totale per le criptovalute

Braccio di ferro sulle crypto tra Putin e Banca centrale
1' di lettura

Le recenti dichiarazioni del Presidente della Federazione Russa Vladimir Putin hanno dato speranza a chi vorrebbe evitare il divieto sulle criptovalute proposto dalla banca centrale del Paese.

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Cosa è successo

Nel corso di una videoconferenza con i ministri del governo, mercoledì Putin ha esortato governo e banca centrale russa a raggiungere un consenso sul futuro delle criptovalute.

“Per quanto riguarda le criptovalute, la banca centrale ha una posizione legata al fatto che, secondo gli esperti l’espansione di queste attività comporta rischi, in primo luogo per i cittadini del Paese; questo è dato dall’elevata volatilità e alcuni altri fattori”, ha detto Putin.

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“Per quanto, ovviamente, abbiamo anche alcuni vantaggi competitivi qui, specialmente nel cosiddetto mining; mi riferisco all’eccedenza di elettricità e al personale ben addestrato disponibile nel Paese”, ha aggiunto il Presidente russo.

Secondo un altro report di Bloomberg, che cita tre fonti vicine alla questione, Putin avrebbe appoggiato la proposta del governo di regolamentare e tassare le criptovalute. Sarebbe stata invece respinta la richiesta della banca centrale di vietare completamente gli asset digitali.

Il Ministero delle Finanze russo si è fortemente opposto al divieto voluto dalla banca centrale. Una scelta del genere, difatti, risulterebbe dannosa per lo sviluppo tecnologico della nazione.

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