Daniel Ives di Wedbush prevede solidi fondamentali per il titolo Apple Inc (NASDAQ:AAPL) nel 2022 e ha definito l’azienda un’”ancora di salvezza” nell’attuale tempesta di mercato.
Cosa dicono gli analisti su Apple
Ives dà un rating Outperform alla società guidata da Tim Cook, con target price a 12 mesi di 200 dollari.
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La tesi su Apple
Secondo una nota di Wedbush esaminata da Benzinga, probabilmente il produttore di iPhone batterà le stime di Wall Street sui ricavi e gli utili per azione del primo trimestre, che si attestano rispettivamente a 118,3 e 1,88 miliardi di dollari.
Il colosso tech ha registrato robuste vendite globali di iPhone 13 durante le solide festività natalizie, ha scritto Ives.
“La performance osservata da Apple nel trimestre è arrivata nonostante ci sia un carenza di chip senza precedenti nella supply chain asiatica, che alla fine ha fatto slittare oltre 10 milioni di unità iPhone dal trimestre di dicembre al trimestre di marzo per Cupertino”, ha scritto Ives.
Wedbush aveva previsto oltre 40 milioni di unità iPhone vendute durante le festività natalizie nonostante la crisi dei semiconduttori.
Ives prevede che quest’anno la storia di Apple “si rafforzerà” sulla scia di un solido ciclo di prodotti che copre un decennio; fornendo una valutazione da somma delle parti, l’analista di Wedbush valuta a 1.500 miliardi di dollari l’attività di servizi dell’azienda; questa non ha registrato alcun segno di rallentamento nel flusso di ricavi annuali da oltre 75 miliardi.
“Riteniamo che ai livelli attuali il rapporto rischio/rendimento sia molto favorevole per il pilastro tech che funge da ‘ancora di salvezza’”, ha scritto l’analista di Wedbush.
A rafforzare la tesi a favore del colosso tech c’è la domanda compressa per i suoi prodotti. Secondo Ives, questa risulta ancora sottovalutata dagli investitori; l’esperto di Wedbush ha poi definito il problema della carenza di chip “piuttosto transitorio”.
Secondo Ives, il prezzo medio di vendita dei modelli Pro/Pro Max degli smartphone di punta della Apple continua ad essere “molto positivo”.
“Oggi circa 250 su 975 milioni di iPhone in tutto il mondo non vengono aggiornati da 3 anni e mezzo. Per questo ci concentriamo sul fronte della domanda e non prevediamo che i problemi della supply chain possano far deragliare la storia di crescita dell’iPhone nel 2022, anche se in molti sentono il nervosismo dei mercati e urlano al fuoco”, ha osservato Ives.
Secondo le stime di Ives, durante il trimestre di dicembre Apple avrebbe registrato 15 milioni di upgrade ad iPhone 13 nella sola Cina.
L’analista ha definito la Cina il “carburante” nel suo motore di crescita: negli ultimi 12 mesi l’azienda ha guadagnato quasi 250 punti base di quota di mercato “sulla scia del ciclo di prodotti 5G della coppia iPhone 12/iPhone 13”.
Anche Katy Huberty, analista di Morgan Stanley, di recente ha affermato che probabilmente il titolo Apple pubblicherà dati in rialzo rispetto alle previsioni di Wall Street per il trimestre di dicembre, e offrirà una guidance per il trimestre di marzo in linea con le aspettative grazie a un incremento nella produzione degli iPhone.