I titoli del metaverso alla prova della realtà in Borsa

Il crollo delle azioni Meta indica che, anche in un mondo fatto di meme stock e metaverso, gli occhi di Wall Street restano puntati sulle aspettative degli utili

I titoli del metaverso alla prova della realtà in Borsa
4' di lettura

Giovedì scorso Facebook (NASDAQ:FB) ha trascinato al ribasso i mercati, dopo che gli utili pubblicati dalla società hanno disatteso le stime degli analisti di Wall Street. Le cattive notizie finanziarie provenienti dalla società madre di Facebook, Meta Platforms, hanno innescato una perdita di oltre il 20% nel valore delle azioni, nonostante i ricavi fossero superiori al previsto di quasi 300 milioni di dollari (Wall Street prevedeva 33,38 miliardi di dollari, mentre Meta ne ha riportati 33,67).

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Che Zuckerberg dia un’occhiata alle sue partecipazioni attraverso il suo avatar nel metaverso oppure di persona presso la sua società di intermediazione, basti pensare che il fondatore incredibilmente ricco di Facebook subirà una riduzione da 29 miliardi di dollari del patrimonio personale.

Questo non significa certo che il metaverso sia morto, ma implica che, anche in un mondo fatto di metaverso/dog coin/meme stock, Wall Street e le sue aspettative sugli utili sono reali e terrene come i carri armati allineati sul confine orientale dell’Ucraina.

Allora, cos’è il metaverso e quando inizierà davvero a prendere forma questo mondo completamente nuovo? E cosa ancora più importante, dove investire nel metaverso?

Secondo Melaine Subin, direttrice del Future Today Institute di New York City, il metaverso è (o meglio, sarà) una realtà potenziata e altamente personalizzata per ogni individuo; questa verrà alimentata da una “miscela di biometria fisica e comportamentale, riconoscimento delle emozioni, analisi del sentimento e dati personali”. Subin prosegue affermando al New York Post che mentre alcuni si collegheranno al metaverso “solo per adempiere agli obblighi lavorativi o educativi”, altri “trascorreranno la maggior parte delle loro ore di veglia collegati”.

In altre parole, alcuni manderanno il loro avatar in classe o all’ufficio postale, mentre altri più “avventurosi” lo spediranno in cima al K2. Se tutto questo sembra sciocco e, nella migliore delle ipotesi, leggermente deprimente, lo è; ma ciò che non è sciocco è la quantità di denaro investita in questa corsa per ricreare il mondo reale online. La città di Seul (capitale della Corea del Sud) ha annunciato l’intenzione di ricreare il suo intero ecosistema a settembre — è la prima città ad annunciare piani così ambiziosi sul metaverso; sebbene i sapori del delizioso kimchi e del barbecue potrebbero risultare più blandi anche usando i più avanzati visori AR/VR al mondo, suppongo che un’invasione da parte del vicino a nord verrebbe osservata molto meglio a livello virtuale.

Oltre a Facebook, che ha annunciato l’intenzione di investire 10 miliardi di dollari in questo mondo completamente nuovo, Amazon (NASDAQ:AMZN), Microsoft (NASDAQ:MSFT), Snap, Inc (NYSE:SNAP) e Pinterest (NYSE:PINS) sono solo alcuni dei nomi tech più noti in lizza per un pezzo di mondo immaginario che non è ancora stato realizzato; tuttavia, chi ha investito in queste società, venerdì ha registrato perdite reali e tangibili, poiché questi titoli hanno perso terreno in seguito al flop degli utili di Facebook.

Fra i titoli summenzionati, rimarrò fedele a Microsoft per le molte ragioni che ho lungamente articolato; le mie azioni SNAP sono molto al di sotto di quanto le ho pagate, ma a questi prezzi e dopo i dati pubblicati venerdì, a lungo termine mi piacciono PINS e SNAP e, naturalmente (anche se non so quanto tempo ci vorrà per dimostrarsi una scelta giusta), mi piace Amazon. Se quest’ultima effettuerà uno stock split, potrebbe dare la scossa tanto necessaria al settore tech e retail che gli investitori stavano aspettando.

Nonostante i piani per rendere un giorno le nostre banali vite ugualmente banali ma completamente virtuali, il settore in cui il cosiddetto metaverso emerge davvero in modo già evidente è il gaming. Roblox (NYSE:RBLX) è la scommessa maggiormente pure-play sul metaverso che gli investitori dovrebbero prendere in considerazione; tuttavia, il titolo ha appena perso ulteriore terreno dopo che The Bear Cave, sito gestito da Edwin Dorsey che individua titoli da vendere allo scoperto, ha indicato RBLX come titolo su cui andare short: il sito ha infatti pubblicato un report su presunti comportamenti scorretti e attività illegali relative a Roblox. Sembra che Roblox, sito web usato dai bambini per giocare e stare online, offra contenuti che sono, come dire, inappropriati; il report ha anche aggiunto che “molti dei principali sviluppatori di Roblox sono stati banditi dopo essere stati denunciati per pedofilia”.

Venerdì scorso le opzioni put sulla società hanno registrato un’impennata, dato che a metà della sessione di giovedì il titolo aveva perso oltre il 7%.

Sebbene sembri osceno raccomandare un titolo nel mezzo di accuse così mostruose, negli ultimi 12 mesi la società ha generato un flusso di cassa libero di 599 milioni di dollari da un fatturato di 1,66 miliardi, numeri piuttosto buoni per una società growth; a lungo termine il titolo potrebbe essere vincente, ma per ora lo eviterei per motivi sia finanziari che morali.

Dopotutto, l’ultima cosa di cui abbiamo bisogno come esseri umani è creare un metaverso pieno di miseria e sofferenza come il mondo in cui viviamo ora.