LGIM: l’India risveglia l’appetito degli investitori in titoli di Stato

LGIM: l’India risveglia l’appetito degli investitori in titoli di Stato
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Lee Collins, Head of Index Fixed Income di Legal & General Investment Management, spiega come il debito pubblico è sottopesato o assente nei maggiori indici ma presto questo cambierà

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Il Pil indiano è atteso in crescita del 9,3% nel 2022, e quella che oggi è la sesta economia al mondo entro il 2050 sarà la terza. Ma i titoli di Stato indiani sono poco presenti nei principali indici sui bond governativi se non assenti. L’India sta progressivamente liberalizzando i mercati finanziari, tanto da aver attratto l’attenzione di JP Morgan, che potrebbe inserirla nel suo indice delle obbligazioni dei Mercati Emergenti. Inoltre, l’emissione di obbligazioni della categoria FAR ha reso più facile l’investimento in titoli governativi da parte di investitori esteri, e la Reserve Bank of India sta attuando una politica monetaria volta al rafforzamento della rupia, che andrebbe a ridurre la forte volatilità da sempre associata alla valuta.

INVESTIMENTO POCO PRESENTE NEI PORTAFOGLI

Lo rileva Lee Collins, Head of Index Fixed Income di Legal & General Investment Management, secondo cui “il gigante India si è svegliato”. Con 1,4 miliardi di abitanti, la nazione democratica più grande al mondo sta crescendo più rapidamente, ma è considerata ancora un investimento minore, poco presente nei portafogli. I bond governativi indiani non sono inclusi in nessuno dei maggiori indici sui titoli di Stato dei mercati emergenti soprattutto per due ragioni, spiega Collins: le quote storiche di investitori stranieri ammessi e le difficoltà operative per chi vuole investire valuta locale…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.