NN Investment Partners: il ritorno dello stile value come antidoto all’inflazione

NN Investment Partners: il ritorno dello stile value come antidoto all’inflazione
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Nicola Simar, Senior Portfolio Manager Euro & European High Dividend, spiega perché i titoli difensivi e a bassa volatilità sono da preferire in un momento in cui c’è ancora pressione sui prezzi e le banche centrali sono più falco

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Il 2022 è ancora dominato dall’incertezza a causa della variante Omicron che ha costretto molti Paesi a rivedere le prospettive di crescita e i loro sistemi di sorveglianza sanitaria. Gli economisti cominciano a credere che il perdurare della situazione possa avere risvolti sull’andamento dell’economia globale e la politica monetaria. I consumatori sono costretti ancora a stare molto in casa, la domanda di beni al dettaglio e di servizi per la persona potrebbe aumentare, esercitando una maggiore pressione sulle attuali catene di approvvigionamento, con effetto diretto sui prezzi e sull’inflazione. Le banche centrali stanno già reagendo con politiche monetarie più falco. Per questo motivo, le stime sono riviste al ribasso e si prevede una crescita del Pil nell’Eurozona a un tasso del 4%, rispetto al 5,3% nel 2021. Dal punto di vista politico si monitorerà attentamente il raggiungimento degli obiettivi di inflazione della Bce, le elezioni presidenziali in Francia e la coalizione progressista in Germania che potrebbe dettare un nuovo corso in Ue.

FOCUS SU INFLAZIONE E BANCHE CENTRALI

Alla luce di questo quadro, Nicolas Simar, Senior Portfolio Manager Euro & European High Dividend di NN Investment Partners spiega perché quest’anno si potrebbe veder riemergere lo stile di gestione value. “La principale spiegazione risiede nelle banche centrali – spiega Simar – le cui politiche monetarie non convenzionali hanno portato a un calo dei tassi di interesse (in territorio negativo) e, soprattutto, all’iniezione di abbondante liquidità nel sistema finanziario attraverso successivi programmi di acquisto di asset. Questo allentamento quantitativo è stato sufficiente a sostenere i titoli in crescita, le cui valutazioni sono esplose, in particolare negli ultimi tre anni. La situazione è ora tale che il divario tra i titoli Growth e la valutazione dei titoli Value sta raggiungendo livelli estremi, paragonabili a quelli osservati alla fine degli anni ’90. Che dire, poco prima dello scoppio della bolla tecnologica”…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.