Netflix non rispetterà le leggi russe sui canali di stato

Il colosso dello streaming Netflix reagisce al conflitto in Ucraina: non aggiungerà i canali televisivi di stato al suo servizio in Russia nonostante lo imponga la legge

Netflix non rispetterà le leggi russe sui canali di stato
1' di lettura

Il colosso dello streaming Netflix Inc. (NASDAQ:NFLX) ha dichiarato di non avere intenzione di aggiungere canali televisivi statali al suo servizio in Russia, nonostante da questa settimana sia richiesto di farlo ai sensi della legge russa, ha riferito Reuters lunedì.

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Cosa è successo

“Data la situazione attuale, non abbiamo intenzione di aggiungere questi canali al nostro servizio”, secondo la dichiarazione di un portavoce di Netflix citata da Reuters, in riferimento alla perdurante invasione dell’Ucraina da parte della Russia.

La regola, che si applicherebbe a Netflix dal 1° marzo, impone che le piattaforme multimediali con più di 100.000 abbonati in Russia distribuiscano 20 canali di notizie, sport e intrattenimento in chiaro. Non si conosce il numero di abbonati Netflix in Russia.

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Perché è importante

La decisione di Netflix, che ha lanciato il suo servizio in Russia ad ottobre 2020, giunge meno di una settimana dopo l’invasione militare su vasta scala dell’Ucraina.

Lunedì Walt Disney Co. (NYSE:DIS) ha annunciato la rimozione dei suoi film in uscita dalle sale in Russia in risposta all’invasione dell’Ucraina, diventando il primo studio di Hollywood a boicottare la Russia.

Movimento dei prezzi

Nella sessione regolare di lunedì le azioni Netflix hanno chiuso in aumento di quasi l’1% a 394,52 dollari e nella sessione after-hours hanno guadagnato lo 0,1% a 394,99 dollari.

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