Amundi: dieci implicazioni per gli investitori nel ‘cambiamento di regime’

Amundi: dieci implicazioni per gli investitori nel ‘cambiamento di regime’
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Pascal Blanqué, Chairman di Amundi Institute, ritiene che la crisi ucraina si inserisca in un trend più ampio di aggiustamento dell’ordine geopolitico che vedrà tra i vincitori una Cina più indipendente nel ciclo dagli USA

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Siamo nel mezzo di un cambiamento di regime caratterizzato da forze inflazionistiche senza precedenti, verso un forte aggiustamento dell’ordine geopolitico, con la fine della globalizzazione e l’emergere della regionalizzazione incentrata su nuove potenze globali. Tra i vincitori ci sarà la Cina, il cui ciclo sta guadagnando indipendenza dagli Stati Uniti e che vede un ruolo crescente per il renminbi come valuta di scambio in Asia. Il conflitto Russia-Ucraina si aggiunge a questo scenario, con l’inflazione che è un elemento certo di questo nuovo regime e la stagflazione che è il suo rischio principale, e l’Europa l’area più impattata.

LE DIECI IMPLICAZIONI PER GLI INVESTITORI

È l’analisi di Pascal Blanqué, Chairman dell’Amundi Institute, che indica dieci implicazioni per gli investitori: repricing globale, con il credito candidato principale, aspettative di inflazione, ricerca di rendimenti reali positivi, azioni attraenti in ottica strategica, emergere di strumenti cross-asset, resistere alla tentazione di rifugiarsi nelle obbligazioni, view di un dollaro più debole sul renminbi, benefici della diversificazione, detenere liquidità. Secondo Banqué la probabilità che il repricing si diffonda a livello globale non è bassa, e questo richiede coperture contro sviluppi più sfavorevoli. Più lunga è la “soluzione di breve termine”, maggiore è la probabilità di un aggiustamento durevole, il che potrebbe anche indurre le banche centrali ad abbandonare la posizione aggressiva…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.