6 trend nei pagamenti B2B da sapere per il 2022

Rick Fletcher illustra 6 tendenze presenti quest’anno nei pagamenti business-to-business, tra cui il minore uso degli assegni e l’impiego della tecnologia blockchain  

6 trend nei pagamenti B2B da sapere per il 2022
6' di lettura
Di Rick Fletcher

Quest’anno i direttori finanziari devono affrontare un elenco di sfide piuttosto scoraggiante: gestione del flusso di cassa e controllo delle spese generali; ottenere l’accesso al capitale; proteggere la propria azienda dalle frodi; gestire il caos della supply chain; confrontarsi con il fenomeno della Great Resignation e con la carenza di talenti; affrontare la trasformazione digitale.

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Il modo in cui un’azienda effettua i suoi pagamenti tocca tutti questi aspetti. 

I nuovi imperativi del lavoro da casa hanno determinato più cambiamenti nell’area a lungo trascurata dei pagamenti business-to-business (B2B) di quanto non abbiamo visto negli ultimi decenni. Ma c’è ancora spazio per migliorare: si tratta di un mercato enorme — da 22.000 miliardi di dollari soltanto negli Stati Uniti — in cui le banche detengono ancora una quota di mercato del 90%. La dinamica del cambiamento di quote di mercato dalle banche al fintech, osservata nel settore dei pagamenti al consumo negli ultimi dieci anni, sta avvenendo anche nel B2B. Ecco alcuni degli sviluppi che penso vedremo nel corso di quest’anno:

1. Un minore uso degli assegni

Solo pochi anni fa, oltre il 50% dei pagamenti B2B negli Stati Uniti veniva effettuato tramite assegno; ora siamo più vicini al 40%. È una percentuale ancora alta, ma continuerà a diminuire. In Europa e in America Latina semplicemente non si usano gli assegni: bisogna trasmettere i dati allo stato per dichiarare e versare l’IVA, e bisogna essere in grado di trasmettere i dati attraverso le frontiere e i sistemi bancari. Immagina di provare a fare tutto questo usando il cartaceo. 

Nelle aziende statunitensi i pagamenti via assegno persistono perché sono l’unico metodo di pagamento che gode di un’accettazione quasi universale; tuttavia, man mano che il mondo intero diventa più digitale, mantenere i processi di pagamento tramite assegni manuali diventerà un onere sempre più insostenibile.

2. Maggiore attenzione ai processi efficienti

Secondo l’AFP Payments Cost Benchmark Survey 2022, è diventata l’efficienza, piuttosto che il risparmio sui costi, la ragione principale per passare ai pagamenti elettronici; ma il semplice passaggio a un tipo di pagamento elettronico non crea di per sé efficienza.  

Che aspetto ha l’efficienza nei processi di pagamento? Una tecnologia che offre un unico flusso di lavoro per qualsiasi tipo di pagamento; una centralizzazione delle informazioni digitalizzate nel cloud; servizi di supporto come la risoluzione degli errori; la registrazione dei fornitori esterni; la gestione dei dati.

3. Le fintech guadagnano quote di mercato

Ci sono molte aziende che operano nel settore dell’eliminazione degli assegni, ma non tutti gli approcci sono ugualmente efficaci. Le banche offrono principalmente metodi di sostituzione degli assegni come carte elettroniche o Clearing House automatizzate (ACH), ma non offrono quella combinazione di tecnologia e servizi di cui le aziende hanno bisogno per diventare completamente digitali.

Ad esempio, la registrazione dei fornitori ai pagamenti elettronici e la gestione e la protezione dei loro dati hanno storicamente rappresentato un grosso ostacolo alla digitalizzazione; può essere proibitivo farlo a livello aziendale. I fornitori di servizi fintech utilizzano sia la tecnologia che i servizi per offrire una soluzione completa. 

4. Una maggiore adozione delle carte

La percentuale di pagamenti con carta aumenterà perché le carte di credito offrono semplicemente troppi vantaggi per essere ignorate.

Dal lato del cliente, si ottiene un processo elettronico che riduce i costi e semplifica il monitoraggio e la riconciliazione delle spese; le carte liberano capitale circolante e generano sconti. Inoltre, aiutano a combattere le frodi: è più facile annullare il pagamento e controllare la spesa attraverso limiti e blocchi per categorie.

Dal lato del venditore, i pagamenti vengono ricevuti e liquidati più velocemente e non rimbalzano, il che implica un miglioramento del flusso di cassa; si ottengono dati sulle rimesse migliori rispetto a quelli che si otterrebbero con una ACH o anche con un assegno. Forse, in maniera più sottile, questo metodo di pagamento migliora l’immagine della tua attività quando sei abbastanza grande da poter accettare carte di credito.

5. La lotta alle frodi su vasta scala

I criminali seguono sempre i soldi: quando il denaro si muoveva su diligenza, rapinavano le diligenze; quando si muoveva in treno, avevamo i rapinatori di treni. Man mano che il denaro si muove digitalmente e sempre più persone diventano esperte di informatica, gli hacker diventano i nuovi rapinatori. 

Purtroppo i ladri di oggi godono degli stessi vantaggi di scala di cui godono le aziende legittime. Via via che diventa sempre più difficile per le singole aziende tenere il passo con le frodi su larga scala, queste si rivolgeranno a fornitori di servizi di pagamento che si assumono questo rischio per loro.

6. La blockchain sì, le crypto ancora no

L’anno scorso le criptovalute e gli NFT hanno fatto notizia, ma è ancora troppo presto per comprendere appieno in che modo le criptovalute e la blockchain — o i ledger distribuiti — influenzeranno i pagamenti aziendali.  

La blockchain ha leggermente messo a disagio le banche con la promessa di poter offrire transazioni quasi in tempo reale riducendo i costi operativi; infatti, FLEETCOR collabora già con RippleNet nella nostra attività di pagamenti globali. La loro tecnologia di ledger distribuito consente ai nostri clienti di pagare i loro beneficiari in poche ore anziché nei giorni che impiegherebbero utilizzando la rete di regolamento SWIFT. Per i clienti che si trovano su RippleNet, tutte le informazioni sui requisiti Know Your Customer e anti-riciclaggio vengono controllate e ci sono conti bancari, non conti in criptovaluta, da entrambi i lati. 

Le criptovalute non dispongono ancora dei quadri normativi richiesti; la loro natura irrintracciabile, la volatilità e la mancanza di accettazione diffusa sono grandi sfide che devono essere superate prima di poter vedere un’adozione a livello mainstream da parte delle aziende.

In conclusione

La digitalizzazione dei pagamenti B2B è un fenomeno che sta effettivamente avvenendo, tuttavia ci vorrà molto più tempo rispetto ai pagamenti al consumo perché essa si concretizzi, poiché i cambiamenti in questo ambito avvengono più lentamente e il mercato è molto grande; inoltre, c’è una maggiore complessità. Non basta spostare il denaro elettronicamente, ma bisogna rendere elettronici anche tutti i processi circostanti.

Quest’anno continueremo a vedere le aziende sostituire gli assegni con i pagamenti elettronici, ma assisteremo anche a una crescente consapevolezza del fatto che questa non è una vera trasformazione digitale.

Infatti, anche se effettui il 100% dei tuoi pagamenti tramite ACH e carta di credito, ci sono ancora persone che effettuano un lavoro manuale che potrebbe essere svolto in modo molto più efficiente attraverso un fornitore completo di servizi di pagamento; quest’ultimo aiuterebbe a ridurre i costi, libererebbe personale e capitale, genererebbe sconti e renderebbe i tuoi fornitori più felici perché sarebbe più efficiente anche per loro.  

Rick Fletcher, Group President di Corpay Payables, è entrato nel mondo delle posizioni debitorie attraverso ruoli dirigenziali presso Deloitte Consulting, GE Capital e Comdata. La sua passione sta nell’aiutare i clienti a operare meglio, prendendo decisioni migliori e aumentando l’efficienza dei pagamenti. Rick ha conseguito una laurea in management presso la Northwestern University.

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