Le Borse ripartono in forte rosso in attesa dei nuovi negoziati tra Russia-Ucraina

Le Borse ripartono in forte rosso in attesa dei nuovi negoziati tra Russia-Ucraina
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Altra giornata di pesanti ribassi sui listini del Vecchio Continente, che risentono del rally del petrolio, sui massimi dal 2008, a seguito del possibile stop dell’Occidente alle importazioni dalla Russia. Euro debole, vola il gas

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Le Borse europee iniziano la settimana in rosso, sulla scia dei mercati asiatici e dei future di Wall Street. A spaventare gli investitori il rally del petrolio, spinto dal possibile stop dell’Occidente alle importazioni del petrolio russo. A Milano il Ftse Mib apre a -3,16%, il Dax di Francoforte -3,74%, il Cac 40 di Parigi -2,92%, l’Ibex 35 di Madrid -2,37% e il Ftse 100 di Londra -0,87%. Chiusura in netto calo per la Borsa di Tokyo, con l’indice Nikkei a -2,94%.

TERZO INCONTRO TRA DELEGAZIONI

A rallentare ulteriormente i listini, i timori per un aumento del prezzo del petrolio, a seguito delle possibili sanzioni sull’export di greggio russo dopo l’invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia. L’offensiva militare non rallenta, con le truppe russe sempre più vicine a Kiev; oggi dovrebbero essere nuovamente tentati corridori umanitari per far uscire i civili dalle città. In programma un nuovo round di negoziati, con poche speranze per una soluzione diplomatica che possa portare al cessate il fuoco. Nel fine settimana il premier israeliano Naftali Bennett e il presidente francese Emmanuel Macron hanno parlato con il presidente russo Vladimir Putin

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.