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    Homepage » Bitcoin aiuta davvero gli oligarchi ad eludere le sanzioni?

    Bitcoin aiuta davvero gli oligarchi ad eludere le sanzioni?

    Shivdeep DhaliwalBy Shivdeep Dhaliwal18/04/2022 Bitcoin 4 min. di lettura
    Bitcoin aiuta davvero gli oligarchi ad eludere le sanzioni?
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    Con un recente post sul suo blog, la piattaforma di dati blockchain Chainalysis ha valutato se Bitcoin (CRYPTO:BTC) può essere utilizzato per eludere le sanzioni imposte alla Russia. Ecco i risultati.

    Le dimensioni

    Chainalysis si è basata su uno studio del 2017 del National Economic Bureau, secondo il quale gli oligarchi russi deterrebbero fondi offshore per quasi 800 miliardi di dollari; la piattaforma ha utilizzato questo numero per l’analisi, senza tener conto degli asset detenuti in Russia.

    Il flottante

    Utilizzando un indicatore chiamato flottante per misurare la liquidità di una criptovaluta, Chainalysis ha confrontato BTC, Ethereum (CRYPTO:ETH) e Tether (USDT).

    Bitcoin risulta avere la quota più bassa di offerta complessiva nel flottante con il 14%, ma la sua offerta (misurata in dollari) è la più grande tra le tre monete a causa della grande capitalizzazione di mercato.

    Tabella che indica gli asset digitali, la percentuale di offerta in flottante e il flottante in dollari — Per gentile concessione di Chainalysis

    Ciononostante, i tre asset hanno un flottante complessivo di 296 miliardi di dollari. Si prevede che questo importo cambierà entro un anno; tuttavia dovrebbe restare comunque inferiore alla metà della ricchezza degli oligarchi, stimata come detto in 800 miliardi di dollari.

    Secondo Chainalysis, liquidare la grande quantità detenuta dagli oligarchi russi eserciterebbe una significativa pressione al ribasso sulla quotazione di Bitcoin.

    I modelli, basati su un’analisi delle liquidazioni e dei movimenti dei prezzi su 19 exchange, stimano che il prezzo di Bitcoin diminuirebbe del 10% dopo la vendita di appena 1,46 miliardi di dollari della criptovaluta.

    Sei pronto ad entrare nel metaverso del token Shiba Inu?

    2‘ di lettura

    Il team dietro al token Shiba Inu SHIB
     ha da poco annunciato il lancio dell’evento di offerta di terreni virtuali nel suo metaverso.

    Cosa è successo

    “Il metaverso verrà lanciato oggi”, secondo un aggiornamento pubblicato all’inizio della giornata dall’account Twitter Inc TWTR 2.76%
     ufficiale di Shiba Inu.

    Il team ha dichiarato che l’evento di offerta dei terreni “verrà lanciato ufficialmente tra poche ore”; per partecipare, gli utenti dovranno bloccare i loro token $LEASH e $SHIBOSHI e prepararsi a fare offerte con Ethereum ETH
    .

    Secondo un annuncio del 9 aprile, l’evento di offerta era inizialmente programmato per lo scorso fine settimana.

    “Apprezziamo il vostro supporto e la vostra pazienza mentre abbiamo avuto un piccolo ritardo, abbiamo effettuato tutti i processi di verifica necessari e siamo entusiasti di effettuare il lancio tra poche ore”, ha dichiarato oggi il team del token Shiba Inu.


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    Gli exchange come ostacolo all’elusione

    L’analisi ha rilevato che la maggior parte delle transazioni di criptovaluta avvengono all’interno o tra piattaforme; gli exchange centralizzati sono gli unici posti in cui convertire in denaro contante le criptovalute.

    Dato che i principali servizi al mondo dedicati alle criptovalute sono regolamentati e gli utenti seguono procedure di conoscenza del cliente (KYC), sarebbe difficile per gli oligarchi spostare fondi di nascosto.

    “Ricordate: come tutte le transazioni sulla blockchain, i trasferimenti ai servizi sono visibili pubblicamente e movimenti estremamente ampi sono un argomento di conversazione nella comunità delle criptovalute”, ha dichiarato Chainalysis.

    Afflussi di criptovalute ricevuti dai servizi — Per gentile concessione di Chainalysis

    Considerando che il 19 maggio dell’anno scorso gli afflussi giornalieri hanno toccato un massimo di 80 miliardi di dollari, ci vorrebbero 10 giorni di afflussi di servizi a questo livello affinché gli oligarchi russi possano spostare criptovaluta per un valore di 800 miliardi in modo da poter essere liquidata.

    Neanche i mixer aiutano gli oligarchi

    Nemmeno i mixer, servizi spesso utilizzati dai criminali per offuscare le loro attività, potrebbero aiutare gli oligarchi. I mixer prendono le criptovalute da diversi utenti e le ridistribuiscono a loro in un mix casuale, dove ogni utente riceve la cifra immessa.

    Tuttavia, se un utente inonda un mixer di fondi, gran parte di quelli restituiti consisterebbe nell’importo originale, vanificando lo scopo stesso del servizio.

    Chainalysis ha affermato che i mixer ricevono in media meno di 30 milioni di dollari in criptovaluta al giorno, ma l’importo ha raggiunto i 160 milioni all’inizio di dicembre.

    Valore giornaliero delle criptovalute ricevute dai mixer — Per gentile concessione di Chainalysis

    Se gli oligarchi russi inviassero criptovalute per un valore di 160 milioni di dollari al giorno ai mixer, ci vorrebbero 5.000 giorni per spostare la loro ricchezza complessiva totale, secondo Chainalysis.

    “I nostri risultati indicano che i mercati non sono abbastanza liquidi per sostenere il movimento delle centinaia di miliardi controllati da oligarchi russi sanzionati”, ha concluso Chainalysis.

    Foto per gentile concessione di Jernej Furman su Flickr

    Bitcoin Chainalysis Guerra Russia-Ucraina

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