PGIM: dalla crisi ucraina rischi di recessione, Europa più esposta

PGIM: dalla crisi ucraina rischi di recessione, Europa più esposta
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Il Global macroeconomic outlook di Katharine Neiss, European Chief Economist di PGIM Fixed Income, vede un impatto differenziato con gli USA più protetti e vincitori e vinti anche tra gli emergenti, esclusa la Cina

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Le prospettive economiche globali si sono appesantite per le complicazioni aggiunte dall’invasione russa dell’Ucraina, che inducono ad aspettarsi una crescita più lenta e maggiori pressioni inflazionistiche rispetto al quadro che si delineava a inizio anno. La visione d’insieme è precaria, e se dovessero materializzarsi ulteriori rischi al ribasso, i recenti movimenti tettonici potrebbero spingere diverse regioni del pianeta in recessione.

L’ISOLAMENTO BENEFICIA GLI USA

Sono le conclusioni del Global macroeconomic outlook di Katharine Neiss, European Chief Economist di PGIM Fixed Income, che sottolinea come l’economia USA sia molto più isolata dal conflitto, in quanto esportatrice netta di energia con esposizione minima agli scambi con la Russia, per cui l’impatto immediato dovrebbe essere sostanzialmente assente, anche per l’ammortizzatore rappresentato dalla forza con cui l’economia è entrata in questa fase di crisi. Neiss aggiunge però che prezzi elevati di energia e alimentari spingono ulteriormente l’inflazione al rialzo e mettono sotto pressione i redditi reali delle famiglie, mentre lo stimolo fiscale è esaurito e le condizioni finanziarie si restringono. Per cui si aspetta che la domanda rallenti nell’anno a venire, aiutando ad allentare le pressioni inflazionistiche…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.