Report AIE: difficile rispondere alla crisi energetica globale

L’Agenzia internazionale per l'energia riferisce che, nonostante un previsto aumento degli investimenti energetici, sarà difficile affrontare l’attuale crisi energetica. Ecco tutti i dettagli

Report AIE: difficile rispondere alla crisi energetica globale
2' di lettura

Secondo un report dell’Agenzia internazionale per l’energia (AIE), gli investimenti energetici globali dovrebbero crescere fino a 2.400 miliardi di dollari — in rialzo dell’8% — con il previsto aumento che si riverserà principalmente nel settore dell’energia pulita. 

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Tuttavia, secondo il report, nonostante tale dato sia incoraggiante, gli investimenti sono ancora lungi dall’essere sufficienti per rispondere all’attuale crisi energetica. Clicca qui per leggere il report completo.

“Una massiccia ondata di investimenti per accelerare la transizione verso l’energia pulita è l’unica soluzione duratura. Questo tipo di investimenti è in crescita, ma abbiamo bisogno di un aumento molto più rapido per allentare la pressione dei consumatori dovuta agli elevati prezzi dei combustibili fossili, proteggere i nostri sistemi energetici e portare il mondo sulla buona strada per raggiungere i nostri obiettivi climatici”, ha affermato Fatih Birol, direttore esecutivo dell’AIE.

“Per come stanno le cose, le tendenze odierne negli investimenti energetici mostrano un mondo che non è all’altezza degli obiettivi climatici e di un’energia affidabile e conveniente”, afferma il report. L’aumento della spesa per l’energia pulita non è distribuito in modo uniforme, dato che la gran parte di esso avviene nelle economie avanzate e in Cina.  

Comunque, anche le difficoltà della supply chain svolgono un ruolo importante nell’aumento degli investimenti; quasi la metà dell’aumento complessivo della spesa riflette un incremento dei costi di manodopera, dei servizi e dei materiali.  

I prezzi del petrolio e del gas sono aumentati vertiginosamente da quando la Russia ha invaso l’Ucraina; in alcuni mercati, i problemi di sicurezza energetica e i prezzi elevati stanno spingendo a maggiori investimenti nelle forniture di combustibili fossili, in particolare il carbone.

Nel 2021 gli investimenti in petrolio e gas sono aumentati del 10% ma restano al di sotto dei livelli pre-Covid; l’anno scorso anche gli investimenti nelle forniture di carbone sono cresciuti del 10% e si prevede che quest’anno aumenteranno di una quantità simile, nonostante l’impegno ad abbandonare il combustibile.

Foto tramite Pixabay

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