Credit Suisse: Eurozona in crescita negativa dal terzo trimestre, peggio in Italia e Germania

Credit Suisse: Eurozona in crescita negativa dal terzo trimestre, peggio in Italia e Germania
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La revisione al ribasso dell’outlook include anche i Paesi con grandi settori manifatturieri, più penalizzati dal taglio al gas russo, sull’Italia pesa anche lo stress politico interno. Ecco cosa farà la Bce

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Credit Suisse annuncia un significativo cambio di outlook sulle prospettive economiche dell’Eurozona, ha ridotto le previsioni di crescita del PIL dal 2,4% al 2,3% nel 2022 e da 0,7% a -0,2% nel 2023, a fronte di un consenso al 2,7% e all’1,3% rispettivamente. Le nuove previsioni includono una crescita negativa del PIL dal terzo trimestre 2022 fino al primo trimestre 2023, con le maggiori contrazioni in Germania e Italia, paesi con grandi settori manifatturieri che dipendono fortemente dal gas russo, e nel caso dell’Italia, anche per lo stress politico interno.

RAZIONAMENTO GAS ANCORA EVITABILE

Credit Suisse prevede inoltre che la Bce manterrà un atteggiamento aggressivo nel breve termine, a causa dell’inflazione ancora molto elevata, ma la fine del ciclo di aumento dei tassi terminerà nel primo trimestre 2023 con un tasso sui depositi all’1.5%. Secondo Credit Suisse il razionamento del gas in Europa potrebbe ancora essere evitato. La Russia ha ripristinato le forniture di gas attraverso il gasdotto North Stream 1 a seguito della manutenzione…

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.