Investire in Asia, ecco cosa ha imparato abrdn in 30 anni di esperienza

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Hugh Young, managing director, abrdn Asia, ha realizzato una analisi nella quale si riportano le esperienze maturate dall’asset manager in Asia nelle ultime tre decadi

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Il ritmo a cui l’Asia si sta trasformando in una potenza economica continua a stupire. Entro il 2040, la regione dovrebbe rappresentare il 40% dei consumi globali e il 52% del PIL globale. Entro 10 anni, si stima che il 60% della classe media mondiale vivrà in Asia. La regione vanta oltre la metà (2,3 miliardi) degli utenti internet di tutto il mondo.2 L’elenco dei traguardi potrebbe continuare a lungo.

LA RESILIENZA DELL’ASIA

Investire nei mercati in rapida crescita dell’Asia è stato sicuramente stimolante negli ultimi trent’anni. L’ attività di abrdn ha proseguito durante la crisi finanziaria asiatica del 1997-98, durante la nascita e l’esplosione della bolla delle dotcom a fine anni ’90, durante l’epidemia di SARS nel 2003, così come durante la crisi finanziaria del 2008-09 e il quantitative easing su vasta scala, fino ad arrivare alla pandemia da Covid-19. I mercati asiatici hanno attraversato periodi difficili. Molti di essi ne sono usciti più forti. La crisi asiatica, e la rigorosa gestione finanziaria che essa ha imposto a governi e aziende, hanno gettato le basi per la successiva crescita. La crisi del 2008 ha avuto un impatto limitato sull’Asia

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Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge.com.